Nella notte tra mercoledì e giovedì è giunta al campo base situato nei pressi della grotta Morca, nella provincia di Mersin, la prima squadra di 8 soccorritori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, partita dall’Italia nella mattinata di mercoledì con l’incarico di collaborare nell’assistenza sanitaria e nel recupero dello speleologo americano bloccato da sabato a circa 1000 metri di profondità. Nel pomeriggio di ieri è entrata in grotta la prima squadra italiana di 6 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico, compresi un medico e un infermiere, che poche ore fa ha raggiunto lo speleologo statunitense.

È decollato ieri sera da Pratica di Mare un volo dell’Aeronautica Militare che ha trasportato in Turchia diverse squadre composte da un totale di 33 tecnici esperti nella progressione e soccorso in grotte profonde, a supporto dei soccorritori che già stanno operando. Una volta atterrati in loco, l’esercito turco li ha elitrasportati nei pressi dell’ingresso della grotta dove negli scorsi giorni è stato allestito un campo base.

L’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, plaude all’impegno della squadra di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria (SASU) impegnata in Turchia insieme a colleghi  del Soccorso Alpino e Speleologico italiano, a recuperare uno speleologo statunitense bloccato in una grotta a 1000 metri di profondità.

“Voglio ringraziare i nostri tecnici – ha detto Coletto – che sono partiti già da due giorni e che si alterneranno ad altri in questa delicata operazione che richiede tanta professionalità e competenza. Il loro pronto intervento rinnova ancora una volta la forza della convenzione siglata con la Regione Umbria che va nella direzione di andare in soccorso nelle situazioni in cui è in pericolo l’incolumità dei cittadini”.

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