“La direzione aziendale della Faurecia di Terni, la seconda realtà metalmeccanica nella provincia, attraverso una mail di risposta alla specifica richiesta, effettuata dalla sola RSU della FIOM, ha comunicato di non essere disponibile a riconoscere alcun tipo di aiuto economico ai dipendenti e alle loro famiglie, per fare fronte ai rincari dei costi energetici che ormai da tempo stanno incidendo negativamente sui bilanci familiari di tanti lavoratori e di tante lavoratrici”. È quanto comunica la stessa Fiom Cgil in una nota nella quale rimarca come gli aiuti in questione sarebbero stati totalmente deducibili per l’azienda, così come previsto dal Decreto “Aiuti bis”, poi convertito in legge, che ha introdotto tale possibilità.
“Il giudizio su questa posizione aziendale di chiusura e di mancanza di sensibilità verso i dipendenti, in un momento di grande difficoltà, quale quello attuale, è estremamente negativo – afferma Fiom - sia da parte della RSU, sia da parte della segreteria provinciale.
In questo senso per la Fiom diventa “alquanto astratto e poco significativo” presentare piani industriali di sviluppo, tra l’altro “viziati da una prospettiva temporale