“Dopo l’assessorato Regionale alle Infrastrutture e i Trasporti, che è entrato in contrasto con il Sindaco e la Giunta comunale di Terni in merito alla fermata fuori Regione del Frecciarossa, è ora la volta di quello all’Ambiente e all’Agricoltura, che attraverso il Consorzio di Bonifica Tevere Nera di Terni – dichiara il consigliere comunale ternano di Alternativa Popolare Claudio Batini – sembra utilizzare finanziamenti destinati ai territori ternani per lavori su corsi d’acqua della provincia di Perugia.
Insomma, una Regione, che troppo spesso toglie risorse ai ternani per darle ai perugini, un Robin Hood al contrario che toglie ai poveri per dare ai ricchi.
È grazie alla segnalazione di un contribuente al portale AiutiAMO Terni che si è venuti a conoscenza che da diversi anni la Regione, attraverso delle delibere di giunta, delega il Consorzio di Bonifica Tevere Nera alla progettazione, l’esecuzione e la direzione di lavori nei comuni di Scheggino, S. Anatolia di Narco, Vallo di Nera, Cerreto di Spoleto, Sellano, Norcia, Cascia e Monteleone di Spoleto.
Niente di male verrebbe da dire! Anzi, ben fatto per chi leggesse solo quanto riportato nella sezione amministrazione trasparente del sito web consortile.
Tutt’altro, perché tutti i comuni interessati dagli interventi affidati al Consorzio ternano, risultano in Provincia di Perugia e al di fuori del suo comprensorio di bonifica e competenza.
Riepilogando, la Regione Umbria incarica il Tevere Nera di Terni per lavori fuori dal suo territorio di competenza al posto dell’AFOR (Agenzia Forestale Regionale), o peggio ancora, finanzia circa mezzo milione di Euro per il territorio ternano che il Consorzio Tevere Nera spende per lavori in territorio perugino.
Delle due l’una, o si stanno utilizzando risorse del Consorzio di Bonifica ternano (personale, mezzi, strumenti) per lavori in territorio perugino che invece, dovrebbero essere gestite dall’AFOR regionale, oppure si stanno sottraendo risorse economiche regionali destinate al territorio ternano per riportarle ancora una volta a Perugia.
Sarebbe utile che il Consorzio di Bonifica Tevere Nera chiarisca la veridicità di quanto segnalato, anche nei confronti di tutti i contribuenti ternani che pagano annualmente un contributo di bonifica tra i più esosi a livello nazionale ed oggi ancora più nebuloso.
Sarebbe interessante capire, anche, se le recenti assunzioni di personale tecnico del Consorzio – tra l’altro in deroga ad una limitazione sempre della Regione Umbria – si siano rese necessarie proprio per questa inconsueta e ripetuta esigenza lavorativa.
I cittadini ternani sono stanchi di sentirsi discriminati da una Regione che fa solo gli interessi di Perugia, ma anche di enti locali che vedono il cittadino ternano solo come fonte di finanziamento”.