“Siamo pronti a mettere a disposizione tutte le nostre informazioni e le nostre conoscenze per quanto riguarda la riattivazione della Casa delle Donne di Terni, il cui bando delle sede predisposto dall’amministrazione comunale rischia di stoppare un’esperienza positiva come quella esistente”. Così i consiglieri Tommaso Bori e Simona Meloni (Pd), a margine della discussione in Aula del question time dedicato a questo tema.

“Il fatto che anche l’assessore regionale Luca Coletto abbia dato il via libera alla nostra proposta di tavolo di lavoro – spiegano Bori e Meloni – certifica che la riassegnazione della sede, escludendo l’attuale associazione che lo anima da anni, è un errore che priva il territorio di attività di rilevanza sociale come lo sportello antiviolenza, i laboratori, le attività culturali. Sarebbe d’altronde una scelta scellerata sottrarre alla comunità umbra una realtà come quella della Casa delle Donne di Terni. Infatti i risultati raggiunti in questo campo sono frutto di un lavoro fatto negli anni e di un finanziamento in cui si è creduto e da potenziare perché in pandemia i reati di violenza sulle donne hanno avuto una crescita esponenziale. Questa è una battaglia che deve vedere unite tutte le forze politiche e le istituzioni. Ora il sindaco Latini e la sua Giunta facciano la loro parte”.