“Chiediamo da subito che vengano date immediate indicazioni alle imprese sulle valutazioni da fare e le azioni da mettere in campo per contrastare le ondate di calore estremo che stanno interessando il nostro territorio, affinché, in collaborazione con le rappresentanze sindacali si proceda a modifiche temporanee all’organizzazione del lavoro”.

È quanto sollecitano i sindacati dei lavoratori dell’edilizia e delle costruzioni dell’Umbria, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, in una lettera indirizzata alle associazioni datoriali, Confindustria, Ance, Cna, Confartigianato e Confapi.

I sindacati chiedono “urgentemente” la possibilità di “concordare a livello aziendale pause da lavoro o l’utilizzo della cassa integrazione, per eventi climatici straordinari, come quelli a cui assistiamo in questi giorni”.

Nella lettera si legge che i lavoratori dell’edilizia “continuano a operare nei tanti cantieri dei nostri territori, a partire dalla zona interessata dalla ricostruzione post-sisma, nonostante le temperature fuori dalla norma”.

Stesso concetto per i lavoratori impegnati nelle fabbriche, “che generalmente non sono climatizzate – rimarcano i sindacati – soprattutto in postazioni dove il caldo (ma spesso anche il freddo d’inverno) rende pericolosa l’attività lavorativa”.

“Non possiamo limitarci a intervenire a tragedie avvenute – concludono i segretari di Fillea Cgil, Elisabetta Masciarri, Filca Cisl, Giuliano Bicchieraro, e Feneal Uil, Roberto Lattanzi – serve operare prima e prevenire disgrazie e lutti.