“Ciò che viene annunciato oggi con enfasi dal sottosegretario perugino Emanuele Prisco è in realtà l’ennesima occasione persa per un governo che non mette in campo risorse aggiuntive rispetto a quelle già annunciate in passato in riferimento alla legge 181, rifinanziata per soli 10 milioni di euro, contro i 20 precedenti e appetibili solo per le grandi imprese, dimenticando le piccole e medie aziende, oltre ché quelle artigiane. I finanziamenti, infatti, si riferiscono ad investimenti sopra il milione di euro, inservibili per le pmi ternane. Per dare una segnale concreto e non fare elemosina elettorale sarebbe servito  non solo il raddoppio dei fondi 181, finalizzati allo sviluppo sostenibile di AST, ma anche alla riqualificazione e riconversione del comparto chimico a partire di ENI-Novamont, Beaulieu, Treofan, nonché un impegno della Regione ad integrare tali risorse mettendo a disposizione almeno altri 50 milioni, come avvenne nel precedente accordo, destinati anche alle imprese di micro, piccola e media dimensione altrimenti escluse, finalizzandoli alla sostenibilità economica e sociale, alla formazione e ad incentivare il lavoro e gli investimenti in tecnologia”.

“Con la complicità del Comune, Governo e Regione fino ad oggi hanno partorito misure insufficienti e destinate solo a pochi soggetti dimenticandosi che, il tessuto economico e manufatturiero ternano, conta centinaia e centinaia di imprese di media dimensione che sono l’ossatura di questo territorio”.

Così in una nota il candidato sindaco José Maria Kenny.