“Nonostante i continui solleciti fatti dal Comune di Narni, la Giunta regionale non ha ancora erogato le risorse sufficienti a completare la bonifica del sito ‘Soc. Ex-Adica sas’ a Nera Montoro, che è stato oggetto di diversi interventi urgenti a seguito della situazione di emergenza ambientale conseguente all’abbandono di rifiuti nocivi presso lo stesso impianto industriale dismesso.

Si tratta di un fatto molto grave che mette a rischio la salubrità di quei luoghi e dell’intera comunità narnese”: i consiglieri regionali del Pd, Simona Meloni, Michele Bettarelli, Tommaso Bori e Fabio Paparelli, annunciano un’interrogazione “per conoscere le ragioni di questi ritardi e i tempi effettivi dell’erogazione”.

“Le azioni intraprese dal Comune – spiegano in una nota – non sono state sufficienti a smaltire la grande quantità di materiale presente, che rappresenta ancora un sorgente primaria di inquinamento delle matrici ambientali”.

“Con i fondi regionali, infatti, il Comune di Narni – sostengono i consiglieri del Pd – avrebbe potuto già procedere alla messa in sicurezza del sito seppur nel limite delle risorse economiche messe a disposizione. Quanto è stato fatto fino ad oggi ha infatti limitato i danni più ingenti ma non risulta sufficiente a disinnescare questa bomba ambientale. Per altro il sito risulta ancora oggi avere le caratteristiche idonee per rientrare nel ‘Programma nazionale di finanziamento degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti orfani’, approvato con decreto del Ministero dell’Ambiente e delle Tutele del Territorio e del Mare. E il Comune di Narni ha già avanzato domanda per accedere ai fondi stanziati per l’Umbria, ma da tempo è in attesa di riscontri che puntualmente dardano ad arrivare. Riteniamo dunque opportuno interrogare la giunta per conoscere se intende dare seguito alle comunicazioni verbali e agli impegni assunti con il Comune e rendere disponibili i primi fondi stanziati da tempo ma non ancora erogati (pari a 270 mila euro) oltre che prevedere nuove disponibilità a valere sulle risorse che sono tornate ad essere disponibili sul fondo dedicato sulla base di alcune rinunce formalizzate da altri comuni”.