“Innovazione per rilanciare lo sviluppo di una città con grandi risorse e tradizioni e per offrire una prospettiva di buon lavoro e di qualità della vita alle giovani generazioni”. Così il candidato sindaco Josè Maria Kenny, nel corso dell’iniziativa “Innovazione e transizione digitale – una nuova stagione per gli enti locali”, organizzata dal Partito democratico, coordinata dal consigliere regionale Fabio Paparelli, portavoce delle minoranze e durante la quale sono intervenuti la capogruppo del Pd in Regione, Simona Meloni, e Davide Baruffi, responsabile Enti locali per la segreteria nazionale del Pd. Presente anche il consigliere regionale Michele Bettarelli.


Ad introdurre è stato il segretario comunale del Pd, Pierluigi Spinelli: “Stiamo facendo un’ottima campagna elettorale e c’è sempre di più attenzione e la giusta valutazione nei confronti del nostro candidato Kenny”. Paparelli ha sottolineato come la città di Terni non abbia avuto alcun ruolo nei progetti per il Pnrr: “Finora i progetti per Terni cubano zero, ma si tratta invece di risorse che avrebbero potuto cambiare il destino del Paese”. La capogruppo Meloni ha sottolineato in primis l’importanza di stare accanto ai candidati per “ricucitura, conoscenza dei territori, dei saperi e delle tradizioni”. In secondo luogo ha evidenziato come “la transizione digitale sia un passaggio fondamentale anche per colmare disuguaglianze. Peccato che in Regione atti di indirizzo non ne arrivino. Solo slogan quelli che ci vengono presentati su Terni: ospedali sempre più demansionati e destrutturati, banda larga bloccata. Serve andare oltre la propaganda”.

“Terni – ha detto Kenny – deve tornare ad essere una città giusta e solidale, a cui assicurare uno sviluppo equo, con una attenzione prioritaria alle questioni della salute, del nuovo ospedale (che è una vera e assoluta emergenza), dei servizi sociali, dell’Università; il riequilibrio centro-quartieri urbani; il ruolo di area vasta di Terni, il suo posto in Umbria, in Italia, in Europa, l’esigenza di un riequilibrio territoriale; il rafforzamento della spina dorsale industriale della città,  acciaio, chimica verde, riconversione energetica, risanamento ambientale, l’alta formazione, una facoltà di informatica, l’Its, da fare con l’ateneo umbro ma anche, se sarà necessario, guardando altrove. I giovani restano a Terni se c’è lavoro e formazione avanzata. Sono questi i quattro filoni della nostra idea di città, di una Terni che cambia marcia. È davvero l’occasione decisiva per ridare una prospettiva a Terni, quella prospettiva che una destra inadeguata e divisa ha dimostrato di non saper dare”.

“A Terni – ha detto Davide Baruffi – il giudizio sull’amministrazione uscente l’hanno dato i partiti di centrodestra, non ricandidando il sindaco al primo mandato. All’atto pratico il centrodestra ci sta dando dimostrazione della sua incapacità. Il Pnrr è l’esempio tangibile. Il nostro compito invece è quello di costruire le condizioni affinché l’innovazione penetri nella vita dei cittadini. Serve anche aumentare la distribuzione delle competenze. Kenny aiuterà a farlo, perché con civismo si è messo a disposizione della propria città, che ama e per la quale vuole continuare ad impegnarsi”. Da Baruffi anche un appello alla squadra: “Bisogna correre in tanti e parlare con tutti i cittadini. Ci candidiamo ad essere il cambiamento per Terni oggi, e domani per l’Umbria”.