Per il bene comune di Terni occorre L’ALLEANZA DEGLI INNOVATORI

Non ci rassegniamo al declino della nostra città. In questi anni abbiamo tutti constatato che, senza una visione condivisa del futuro, nonostante i cambi di governo cittadino, non si può invertire la rotta di una crisi che sembra irreversibile.

Non ci rassegniamo al destino che vede Terni e il suo territorio scivolare sempre più in basso in termini economici, culturali, sociali.

Non ci rassegniamo al declino demografico e al fatto che le migliori giovani energie di questa città debbano necessariamente trovare altrove la prospettiva di crescita professionale e umana: una perdita incalcolabile per la nostra comunità.

Per questo abbiamo lavorato da tempo ad un programma per la rinascita di Terni e dell’Umbria, attorno a cui costruire un’Alleanza degli innovatori, ovvero una squadra di governo in grado di invertire la rotta. Non basta certo dichiararsi innovatori, bisogna dimostrarlo, proponendo una visione del futuro della città in grado di misurarsi con le sfide vere, in grado di determinare il destino comune: dall’economia all’urbanistica, dai servizi alla cultura, alla sfida per una città più aperta, inclusiva e attrattiva.

 

I vecchi schemi della politica non sono più sufficienti, occorre LA POLITICA DELLE SOLUZIONI

Se il vecchio centro sinistra a Terni e in Umbria ha determinato l’avvio della fase di declino, il centro destra non è stato capace di promuovere una nuova visione per il futuro della città e dell’Umbria ed invertire la china della crisi, limitandosi alla mera gestione del vecchio sistema di potere. E’ questo il vero nemico da battere, che sopravvive alle fittizie alternanze di governo a Terni come a Perugia.

La nostra ambizione è quella di sostituire l’attuale governo della città senza riportare indietro le lancette della storia riproponendo le vecchie ricette di governo di chi c’era prima. Ora occorre, infatti, una nuova Alleanza, aperta, innovativa e trasversale, che superi la logica degli schieramenti e metta al centro il Bene Comune della città e del territorio; una nuova Alleanza ricca di nuove culture e incentrata sull’impegno civile, supportata dalle idee e dai programmi condivisi: la visione e il progetto per la rinascita della città.

 

La buona politica torni protagonista: UNA NUOVA ALLEANZA FRA POLITICA E CITTADINI

La funzione nobile della politica è quella di progettare il futuro della propria comunità; il potere è il necessario strumento per realizzare quello che si è immaginato. Se si smette di progettare il futuro rimane solo la gestione del potere. Una politica che rinuncia a svolgere la sua funzione nobile condanna la propria comunità ad un inesorabile declino.

Il nostro MANIFESTO-APPELLO è rivolto ai singoli cittadini, ai gruppi sociali, alle associazioni, a tutti coloro che non hanno da difendere privilegi e sono liberi di battersi per il Bene Comune.

Ai partiti e ai movimenti politici tradizionali lanciamo la sfida del rinnovamento; si uniscano allo sforzo collettivo, lo sostengano, contribuiscano a realizzarlo. Costruiamo una nuova Alleanza, quella fra cittadini e politica.

 

1 – IL NOSTRO SCHEMA PROGETTUALE, LA NOSTRA VISIONE DEL FUTURO

L’Umbria dei territori

La Città Grande

Una moderna città policentrica

Negli ultimi anni abbiamo lavorato attraverso la Fabbrica delle Idee ad elaborare un piano complessivo per la rinascita della città e dell’Umbria; abbiamo coinvolto decine di persone impegnate nei diversi settori della società. Con loro abbiamo discusso, ascoltato proposte, studiato soluzioni, progettato insieme. Pensiamo di avere costruito un piano fatto di proposte concrete e ricco di soluzioni innovative, senza avere, chiaramente, la soluzione in tasca per tutti i problemi aperti, ma certamente una solida visione del futuro che si definisce attraverso il nostro schema progettuale, articolato in tre punti fondamentali:

 

L’UMBRIA DEI TERRITORI

Una nuova architettura istituzionale dell’Umbria che riassegni ruolo e funzione ai territori omogenei nella progettazione dello sviluppo e nella gestione dei servizi. L’unica prospettiva in grado di scardinare il sistema di potere centralistico e asfissiante che da anni mortifica le città e i territori della nostra Regione. Molto spesso abbiamo ci hanno fatto credere che la soluzione fosse quella di combattere una sterile e fuorviante guerra di campanile, un derby tra città e province; in realtà ci sarebbe bisogno che le città e i territori dell’Umbria fossero alleati nel combattere il sistema che li rende tutti ininfluenti rispetto alle scelte della Regione. Occorrono nuove leggi e norme regionali che sanciscano l’esistenza di ambiti territori omogenei (Comprensori), che assegnino loro capacità progettuale e autonomia di gestione dei servizi; e la Regione sia strumento di armonizzazione e sintesi delle capacità progettuali dei singoli Comprensori. Occorre che la Regione governi con i territori e non sui territori

LA CITTA’ GRANDE- Il nostro sistema urbano complesso, il nostro territorio omogeneo.

Il nostro territorio omogeneo è fatto di 18 Comuni e 180.000 abitanti, la dimensione minima per poter competere e collaborare con altri territori omogenei in Italia e in Europa e con la rete articolata delle città medie del Centro Italia nella dorsale Tirrenico- Adriatica. Si tratta di far funzionare questo ambito territoriale omogeneo come un’entità che condivide progetti economici, culturali e turistici, piani di decarbonizzazione, gestione dei servizi… Occorre costruire la Città Grande, l’Unione dei 18 comuni che con Terni condividono, a dispetto della politica e delle istituzioni, un destino comune.

TERNI, UNA MODERNA CITTA’ POLICENTRICA- I servizi di prossimità e la qualità della vita urbana.

Nel nostro programma pensiamo di governare una città che si riorganizzi per distretti funzionali, che decentri i servizi, che immagini nuovi ruoli e nuove funzioni per tanti quartieri, che immagini il superamento del concetto di periferia, che sviluppi piani concreti di decarbonizzazione e di economia circolare, che faccia della cultura una risorsa cruciale per lo sviluppo, che definisca un piano strategico per il turismo per farne un pezzo importante della nostra economia, che progetti, in chiave di prossimità, i servizi sanitari e il welfare, che valorizzi e implementi l’offerta didattica e formativa superiore (dagli ITS all’Università, dall’alta formazione alla ricerca)…

1 a- LA FIERA DEL FUTURO

La progettazione collettiva per definire Il Programma per la Rinascita di Terni

Nei prossimi mesi abbiamo in programma la realizzazione di un grande evento pubblico in cui tutte le articolazioni del nostro progetto saranno messe in mostra, visitando gli stand della Fiera; ci saranno, ovviamente, anche ulteriori momenti di confronto e approfondimento con convegni e seminari di studio. Metteremo in mostra il nostro lavoro progettuale aperto al contributo e partecipazione di altri soggetti, singoli e associati, che intendano, insieme a noi, presentare proposte, idee e progetti. Vorremmo che la Fiera de Futuro rappresenti l’espressione più alta della politica cittadina: un lavoro di progettazione collettiva, un momento in cui la città disegna e immagina la Terni del futuro.

 

2 – UNA NUOVA FILOSOFIA DI GOVERNO – Per una rigenerazione democratica della città

Superamento della logica delle appartenenze

Quello che proponiamo di sperimentare è, infatti, un nuovo modello di gestione istituzionale.

Un’Alleanza che nasce con l’intento di superare le artificiali divisioni puramente ideologiche non può accettare l’idea di maggioranza che ha sempre ragione e una minoranza che ha sempre torto; non può accettare le vecchie logiche delle scuderie e degli ordini di partito. La logica delle appartenenze preconcette umilia le intelligenze e le idee dei consiglieri comunali, limita la libertà di proposta, presta il fianco ad operazioni poco trasparenti, svilisce, in ultima analisi, il ruolo del Consiglio Comunale come rappresentanza delle istanze dei cittadini.

Noi pensiamo che la maggioranza debba garantire la votazione degli atti fondamentali per la vita dell’Amministrazione, e le linee generali del programma di governo; per il resto ogni consigliere deve essere libero di formarsi un’opinione autonoma sui singoli provvedimenti e sulle proposte originali del Consiglio e votare di conseguenza.

Governo partecipato della cosa pubblica

Pensiamo si debbano sperimentare diversi strumenti di governo tesi al massimo coinvolgimento delle strutture associative della città: associazioni di categoria, sindacati, associazionismo culturale, volontariato…, Per questo riteniamo necessario istituire strumenti permanenti di partecipazione:

• Cabine di regia permanente (con la partecipazione delle parti sociali) per la definizione delle strategie di sviluppo economico;

• Assessorati collegiali;

• Organizzazione delle comunità attive;

• Messa a sistema dei gruppi di cura della città;

• Patti di collaborazione per la gestione dei servizi e del welfare;

• Istituzione, con elezione, di comitati partecipativi in ogni singolo quartiere;

• Patti di collaborazione con portatori d’interesse per la gestione di nuovi prodotti turistici;

• Riorganizzazione della partecipazione civile attraverso i social.

 

3 – IL PERCORSO ELETTORALE

 

• Chi intende sostenere insieme a noi il progetto e il relativo percorso elettorale dovrà sottoscriverne gli atti fondamentali:

1) Lo schema progettuale

2) La nuova filosofia di governo

3) Lo schema per il percorso elettorale.

• Fra tutti coloro che aderiranno al progetto si costituirà il Comitato politico della Alleanza degli Innovatori.

• Il Comitato Politico designerà il candidato alla carica di Sindaco.

• Il Comitato Politico costituirà la lista principale di sostegno al candidato Sindaco e promuoverà la costituzione di liste di sostegno (lista della città grande, liste tematiche, di categoria, di quartiere…).

• Partiti e Movimenti politici già costituiti potranno sostenere il progetto sottoscrivendo pubblicamente gli atti fondamentali del progetto e presentando proprie liste chiedendo l’apparentamento, senza l’apertura di tavoli di coalizione.

• L’adesione al progetto non potrà consentire alcun tipo di trattativa o negoziazione sulle strutture di governo (fatto salvo il diritto di ognuno di presentare proposte e suggerimenti); le scelte sulla squadra di governo saranno in capo esclusivamente al Sindaco.

intervista di Lorenzo Pulcioni