In una lettera indirizzata al presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, Confcommercio Umbria rappresenta le “enormi preoccupazioni della comunità regionale per la crisi idrica del lago Trasimeno” e chiede due interventi “strategici e urgenti, a nome delle tantissime imprese in gravi difficoltà e dei cittadini dell’area”.

Di inserire il lago Trasimeno nell’elenco delle 20 opere di adduzione previste dal Decreto siccità da realizzarsi entro il 2024 con le risorse del Pnrr e di attivare “immediatamente” lo stato di emergenza del Trasimeno “al fine di derogare celermente ai vincoli normativi, amministrativi e procedurali che finora hanno reso impossibile attuare le manutenzioni necessarie permettendo così la rimozione delle alghe, l’attuazione dei dragaggi e ogni altra manutenzione essenziale, inclusa quella sui canali di immissione”.

“So che in queste ore la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei ha portato la questione Trasimeno sia presso i ministeri competenti che stanno lavorando al decreto Siccità sia nell’ambito della Conferenza Stato Regioni, e di questo la ringraziamo”, commenta il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni. “Così come ringraziamo – aggiunge – il senatore Luca Briziarelli, che sta seguendo i problemi del lago con grande attenzione. Invito tutte le forze sociali ed economiche della nostra regione ad unirsi a questo grido di allarme che oggi Confcommercio invia al Governo, per sottolineare ancora di più l’urgenza di intervenire presto e bene”.

La questione Trasimeno, sottolinea Confcommercio nella lettera a Draghi firmata dal presidente Mencaroni, è “di grande rilevanza per l’intera Umbria e la sua economica; per questo vanno messe in atto le necessarie contromisure”.

“In questo momento – prosegue – le imprese sono in ginocchio, schiacciate da due anni di emergenza Covid e con la principale attrattiva, il lago appunto, in condizioni pessime”.