In Umbria sono circa 170 milioni gli investimenti ammessi a detrazione per i lavori di ristrutturazione stimati dall’Enea (ministero della Transizione ecologica) al 31 ottobre 2021 riferiti al Super Ecobonus 110%. Lo riferisce la Camera di commercio. Le pratiche asseverate sono 1.015 delle quali: 171 per i condomini, 504 per edifici unifamiliari, 340 relative alle unità funzionalmente indipendenti.

L’investimento medio per il condominio è di 501.000 euro, per l’edificio indipendente di 102.000 e per le abitazioni indipendenti di 96.000. Dal report di novembre della Borsa Immobiliare della Camera di commercio dell’Umbria, curato da Mauro Cavadenti Gasperetti, componente del comitato di vigilanza, emerge che “una nuova voglia di casa spinge il settore immobiliare umbro, con dinamiche sostenute da diversi fattori: agevolazioni fiscali per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica, mutui a tassi vantaggiosi, prezzi degli immobili pressoché invariati, incentivi per i giovani”.

Tutto – spiega una nota dell’ente camerale – in una situazione economica che sta migliorando oltre le aspettative. La conferma della buona ripresa del mercato immobiliare arriva anche dalla Banca D’Italia che nel rapporto semestrale sulle “Economie regionali” dedicato all’Umbria, pubblicato proprio in questo novembre, registra una crescita del volume del comparto residenziale superiore del 25% nel primo semestre del 2021, rispetto all’analogo periodo del 2019, e di quello del segmento non residenziale di quasi il 50%. La nuova voglia di casa significa anche migliorare le condizioni abitative del proprio immobile, realizzando i lavori di ristrutturazione che sono incentivati dal Decreto Rilancio con il Bonus 110%.

“Investimenti importanti – sottolinea Cavadenti Gasperetti – che stanno attivando il settore edile e dell’indotto con imprese cui non mancano le commesse e che anzi qualche volta vanno in crisi per gestirle al meglio, incontrando non pochi problemi per trovare materiali difficilmente reperibili, senza dire della carenza della manodopera”. Nel 2020, anno pandemico, il valore del settore residenziale nella regione è di 931 milioni con 7.348 compravendite, con un prezzo medio al metro quadrato di 1.206 euro per i capoluoghi di provincia (fonte Omi – Rapporto Immobiliare 2021 del 20/05/21) e i lavori di ristrutturazione rilevati ad ottobre 2021 rappresentano il 20% fatturato annuo, un dato sottostimato dato che non sono stati considerati le ristrutturazioni per il sisma, per le detrazione minori e per fine anno i lavori saranno sensibilmente aumentati. Gli incentivi ci sono anche per chi vuole acquistare ed è un “under 36″.

“Il settore immobiliare spinge l’attività economica umbra – conclude Mauro Cavadenti Gasperetti – e i segnali di ottimismo si vanno facendo sempre più nitidi, facendo ben sperare in un imminente ritorno alla normalità.