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Un 6enne operaio di una impresa edile, di nazionalità italiana, residente a Todi, è morto stamani in seguito a un incidente sul lavoro avvenuto a Collelungo, nel territorio comunale di San Venanzo, in provincia di Terni.

Secondo una prima ricostruzione, sarebbe finito sotto una macchina per effettuare trivellazioni. Il mezzo da lavoro si sarebbe ribaltato, uccidendolo sul colpo.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli operatori del 118 che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’operaio.

Spetta ai carabinieri della Compagnia di Orvieto ricostruire l’accaduto, portato all’attenzione dell’autorità giudiziaria di Terni.

Secondo quanto si è appreso successivamente, l’uomo sarebbe stato colpito dal braccio meccanico della macchina utilizzata per fare le trivellazioni. La vittima si chiamava Danilo Sordini e lavorava per un’zienda edile del Marscianese.

“Continua la conta dei morti e la lunga scia di sangue delle vittime del lavoro in Umbria” affermano in una nota il segretario generale della Uil Umbria, Maurizio Molinari e il responsabile Feneal Uil Umbria, Roberto Lattanzi, commentando che “anche in questo caso la giustizia farà il suo corso, ma non si può più parlare di fatalità”.

“La garanzia di sicurezza sui luoghi di lavoro – sottolineno Molinari e Lattanza – è ormai una nuova emergenza che in Umbria va affrontata subito. Serve dunque un coordinamento istituzionale e l’applicazione delle normative che le organizzazioni sindacali hanno predisposto. Occorre dire basta a questa situazione”. (ANSA)

 

Morto sul lavoro nel Ternano. Paolo Capone, Leader UGL: “Rafforzare controlli e formazione sui luoghi di lavoro”

“Un ulteriore e tragico infortunio sul lavoro è costato la vita ad un operaio edile di 63 anni nella provincia di Terni, mentre lavorava all’interno di una azienda di ristrutturazioni a San Venanzo. Secondo una prima ricostruzione fatta sul posto l’uomo sarebbe rimasto schiacciato dal macchinario sul quale lavorava, morendo sul colpo. È inaccettabile parlare di fatalità di fronte ad una ormai quotidiana strage sul lavoro. Come UGL chiediamo alle istituzioni locali e nazionali un rafforzamento dei controlli ispettivi, e una formazione adeguata per tutti i dipendenti al fine di garantire maggiore sicurezza sui posti di lavoro”. Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Roberto Perfetti, Segretario Regionale UGL Umbria in merito all’incidente sul lavoro in cui ha perso la vita un operaio.