E’ arrivato nel primo pomeriggio di martedì, in via Antiochia, ricevuto dal questore della provincia di Terni, Bruno Failla, Emanuele Prisco, sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno, per fare visita alla sede della polizia di Stato di Terni. Prisco ha voluto portare il saluto del governo alla polizia di Stato ternana, “riconoscendo – riferisce la questura – l’alta professionalità e lo spirito di sacrificio del personale che opera ogni giorno, anche in silenzio, per la sicurezza della comunità”.

Il sottosegretario ha salutato personalmente tutti gli intervenuti all’incontro, ricordando che anche suo nonno faceva parte della polizia di Stato, ha visitato tutti gli uffici, soffermandosi in particolar modo nella Sala operativa, nel poligono di tiro e nel salone d’ingresso agli sportelli dell’ufficio passaporti e dell’immigrazione. Al termine dell’incontro, al quale ha preso parte anche il prefetto della provincia di Terni, Giovanni Bruno, il questore ha donato al sottosegretario una medaglia commemorativa della questura di Terni.

“Oggi – ha poi detto il sottosegretario Prisco, a margine della visita a Terni – è la giornata che dedichiamo alle vittime innocenti delle mafie. Oggi più che mai è anche l’occasione per ricordare il nostro impegno, l’impegno di tutti, per contrastare ad ogni livello e con ogni mezzo le mafie”.

“Lo dobbiamo – ha aggiunto – a quei 1069 nostri concittadini che hanno pagato il prezzo più alto ed ai loro familiari. Proprio oggi ero in Questura a Terni, dedicata alla memoria di un giovanissimo poliziotto, Roberto Antiochia, morto a Palermo nel 1985 a 23 anni per proteggere il vicequestore Ninni Cassarà, in un agguato che causò la morte di entrambi”.