La deputata di Alleanza Verdi e Sinistra Elisabetta Piccolotti, insieme al consigliere comunale di Senso Civico Alessandro Gentiletti, ha visitato questa mattina il carcere di Terni a seguito del suicidio di un detenuto di 47 anni avvenuto sabato 28 gennaio.

“Nonostante gli sforzi e l’impegno del personale, la casa circondariale di Terni sconta problematiche strutturali che non garantiscono l’adeguata cura alle persone recluse”, ha detto Elisabetta Piccolotti dopo aver avuto colloqui con il Direttore e il Comandante della Polizia Penitenziaria.

“La carenza di personale e l’alto tasso di persone con problemi psichiatrici espongono i detenuti ad una situazione di disagio e stress che porta molto spesso ad episodi di violenza e autolesionismo, fino alle estreme conseguenze: sono stati due i casi di suicidio nel 2022 e uno sabato scorso. Togliersi la vita è una scelta intangibile che non può compresa fino in fondo, ma è dovere dello Stato dare tutto il supporto possibile alle persone costrette sotto la sua tutela. Per valutare quanto successo attendiamo le risultanze delle indagini in corso”.

“In Umbria mancano e strutture sanitarie che si prendano in cura chi ha commesso un reato e ha un disagio psichiatrico, una situazione che richiede una soluzione urgente e che allevierebbe il disagio di chi vive la condizione detentiva. Istituire una Rems in Umbria deve essere una priorità.”

“Tornerò nei prossimi giorni nel carcere di Terni – conclude Piccolotti – per capire insieme all’amministrazione cosa si possa concretamente fare per migliorare le condizioni detentive”.