Era circa l’una di notte quando alcuni cacciatori autorizzati, impegnati in una battuta di caccia selettiva al cinghiale nella periferia di Santa Maria degli Angeli, hanno sentito alcuni colpi di fucile, esplosi poco distante da una persona non facente parte del gruppo. Temendo per la propria incolumità, hanno subito chiamato il Numero Unico di Emergenza Europeo e chiesto aiuto alla Polizia di Stato del Commissariato di Assisi.
Gli agenti, portatisi subito sul posto, hanno sentito i presenti e acquisito tutte le informazioni utili all’individuazione di un 19enne, residente poco distante, che risultava essere detentore di alcune armi, regolarmente denunciate.
Giunti presso l’abitazione del giovane, gli operatori hanno appreso dal padre del ragazzo che il figlio si trovava fuori regione e che le chiavi dell’armadio blindato in cui erano riposte le armi erano custodite dal nonno del 19enne. Quest’ultimo, sentito in merito dagli agenti, ha confermato che quella sera aveva prelevato il fucile del nipote e aveva esploso tre colpi in direzione di alcuni cinghiali presenti nel terreno di sua proprietà, senza però raggiungere gli animali che si erano dati alla fuga.
Constatato quanto accaduto, gli agenti hanno deferito l’uomo – un cittadino italiano, classe 1944 – all’autorità Giudiziaria per il reato di accensioni ed esplosioni pericolose e porto abusivo di armi. Il fucile utilizzato, invece, è stato sottoposto a sequestro.
Gli operatori del Commissariato hanno poi provveduto a deferire il 19enne per omessa custodia delle armi e a ritirare cautelativamente altri 3 fucili, 93 cartucce e la licenza.