Un assistente della polizia penitenziaria di 38 anni, in servizio nel carcere di Terni, è stato arrestato in flagranza con l’accusa di avere introdotto illecitamente all’interno della struttura una ventina di telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici, in particolare pennette Usb, oltre che droga e soldi in contanti.

Il materiale – secondo quanto si apprende – è stato scoperto nella giornata dell’antivigilia di Natale in una stanza in uso alla penitenziaria e subito ricondotto all’agente, poi arrestato.

Le indagini vengono portate avanti nel massimo riserbo dalla stessa polizia penitenziaria, che punta ora a ricostruire a chi fosse destinato quanto sequestrato e se il poliziotto abbia agito autonomamente o all’interno di una rete più ampia.

Nel carcere di Terni sono ospitati, tra gli altri, anche detenuti in regime di 41bis.