Diventa definitiva la condanna di Fabrizio Miccoli, l’ex calciatore della Ternana che, come ha stabilito la seconda sezione della Cassazione, dovrà scontare la condanna a tre anni e sei mesi: secondo la giustizia, Miccoli commissionò un’estorsione aggravata dal metodo mafioso a Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa Antonino “u scintilluni”, già condannato a sua volta in via definitiva a 7 anni di carcere. Accolta dunque la richiesta del sostituto procuratore generale della Suprema Corte, Fulvio Baldi, di rigettare il ricorso di Miccoli. Non esiste soluzione alternativa alla prigione: a causa dell’aggravante non vengono concesse misure alternative.