“La Regione deve sbloccare le energie rinnovabili, rimuovendo immediatamente gli ostacoli burocratici e politici che impediscono l’indipendenza energetica dell’Umbria. Le vicende drammatiche di questi giorni dimostrano la necessità assoluta di procedere spediti verso l’autonomia dalle fonti fossili. Lo ha ribadito anche oggi il premier Draghi nell’informativa alla Camera sull’invasione della Russia in Ucraina”.
Lo dichiara il consigliere regionale M5S Thomas De Luca, annunciando di aver “inviato una richiesta all’Ufficio di presidenza della II Commissione per inserire al prossimo ordine del giorno utile la discussione del Regolamento regionale n°7/2011 ‘Disciplina regionale per l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili’”.
De Luca spiega che “la Commissione non solo deve esprimere un parere ai sensi dell’art.39 dello Statuto, ma anche chiedere una revisione urgente alla Giunta regionale, al fine di superare le rigidità del tutto anacronistiche nella situazione odierna. L’Umbria è tra le sei peggiori regioni d’Italia per autoconsumo di energia. Lo dice l’ultimo ‘Rapporto solare fotovoltaico in Italia’ del GSE, secondo cui in Umbria, tra il 2019 e il 2020, la potenza installata è aumentata solo del 2,2 per cento contro il 3,7 per cento della media nazionale. E gli impianti installati sono aumentati del 5,3 per cento contro il 6,3 per cento della media nazionale. Di fronte al rischio attuale di una crisi energetica senza precedenti, davanti alle pericolosissime conseguenze della crisi climatica – conclude – è inaccettabile continuare a discutere di lana caprina. L’obiettivo comune deve essere quello di installare un pannello per ogni tetto”.