Come ogni trimestre l’Autorità per l’Energia ha aggiornato le tariffe dell’energia elettrica per i clienti sul mercato tutelato. Il sensibile aumento prospettato rappresenta una vera e propria doccia fredda e solleva grandi preoccupazioni per quello che potrà avvenire nei prossimi mesi.

Nel quarto trimestre 2023 la bolletta dell’elettricità subirà un nuovo incremento, superiore alle attese, del +18,6%. Questo si traduce in una spesa per la famiglia-tipo, nell’anno scorrevole, (compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023), sarà di circa 889,60 euro, segnando un -32,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° gennaio – 31 dicembre 2022).

Una spesa che si attesta su livelli notevoli, aggravata anche dalla reintroduzione degli oneri di sistema operata dal governo nei mesi passati, senza i quali la bolletta elettrica sarebbe stata decisamente più leggera.

In tale scenario di rincari, come se non bastasse, ci apprestiamo ad affrontare l’abolizione del mercato tutelato per l’energia e per il gas, che avverrà, con troppe criticità aperte. Sarebbe doveroso e di buon senso, vista la situazione di difficoltà che coinvolge le famiglie e visti i forti aumenti, prorogare di un tempo congruo il mercato tutelato. Dalle numerose segnalazioni che ci stanno pervenendo dagli utenti circa le proposte contrattuali delle aziende, nel settore del gas, per passare sul mercato libero, infatti, emergono prezzi più elevati e in nessun caso più convenienti.

Inoltre, l’avvio della fine del servizio di maggior tutela sta avvenendo in assenza di una seria campagna di informazione rivolta ai cittadini. Gli impegni che il Governo si era assunto, di promozione di campagne sui mezzi di informazione, sono stati completamente disattesi e lo stesso vale per il lavoro di comunicazione che ARERA doveva affidare alle Associazioni dei Consumatori.

Ancora una volta i cittadini sono tenuti all’oscuro di quanto sta avvenendo e questo è un fatto inaccettabile.

In queste ore sta crescendo il fronte dei soggetti che chiedono la proroga del servizio di tutela, è necessario che il Governo le recepisca velocemente per evitare ulteriori pasticci e confusione. È necessario inoltre che, il Governo, al posto di impegnarsi in operazioni di facciata e bollini pubblicitari, si adoperi per sostenere le famiglie in difficoltà stanziando un fondo contro la povertà energetica, fenomeno che sta dilagando nel Paese e che con questi aumenti e quelli che arriveranno con il passaggio al mercato libero (nella malaugurata ipotesi che non si intervenga) è destinato a peggiorare.