I COBAS SCUOLA di TERNI hanno promosso nella primavera del 2023 un gruppo di sei ricorsi per il personale docente e ATA cui hanno aderito decine di lavoratori della scuola.

Tali ricorsi riguardano: gli scatti pre-ruolo, l’indennità ferie non fruite, il recupero dello scaglione 3-8, la ricostruzione di carriera, l’abusiva reiterazione dei contratti per i precari, il pagamento RPD (docenti) e CIA (ATA)  per il personale precario.

E’ arrivata il 17 gennaio la prima importante sentenza sulla R.P.D. (retribuzione professionale docente) favorevole all’impianto dell’avvocato Alessio Ariotto dei COBAS SCUOLA  che vede soccombere il Ministero dell’Istruzione costretto a pagare oltre 1.500 € alla ricorrente Susanna D., insegnate precaria, oltre a 700  € di spese. Tale importante voce stipendiale deve essere riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione anche al personale precario che non può essere trattato in modo meno favorevole dei lavoratori a tempo indeterminato per il solo fatto di avere un contratto o rapporto di lavoro a tempo determinato.

Nella sentenza si stabilisce che per il personale assunto per espletare incarichi di durata inferiore a quella annuale si pongono le medesime finalità di valorizzazione della funzione docente e di riconoscimento del ruolo svolto dagli insegnanti, in relazione alle quali il trattamento accessorio è stato istituito, non essendo provate significative diversificazioni nello svolgimento dell’attività lavorativa fra assunti a tempo indeterminato e supplenti temporanei.

Il Giudice del lavoro del Tribunale di Terni Manuela Olivieri, in composizione monocratica si è pronunciato su  “il diritto della parte ricorrente D. Susanna al riconoscimento della Retribuzione Professionale Docenti – prevista dall’art. 7 del CCNL comparto scuola del 15.3.2001; – per l’effetto, condanna il Ministero convenuto al pagamento delle somme dovute a tale titolo (…) corrispondenti a € 1.525, 20 (…); – Condanna il Ministero dell’Istruzione al pagamento in favore di parte ricorrente delle spese di lite che liquida in € 700,00 per compensi professionali ed € 49,00 (…)

Da anni i COBAS SCUOLA condannano  la precarizzazione strutturale del personale della scuola, come mezzo usato dallo Stato per limitare i diritti e risparmiare sulla pelle dei giovani docenti e ATA. Il ministero, nonostante le condanne anche in sede europea, continua scandalosamente a risparmiare sulla pelle dei lavoratori.

Come COBAS chiediamo l’assunzione a tempo indeterminato dei precari della scuola e contrastiamo la riduzione dei diritti e del salario imposta anche con l’avallo di chi ha firmato e continua a firmare contratti miseria, come l’ultimo appena siglato dai sindacati concertativi.

Continueremo le  lotte e le vertenze per una scuola che sia una comunità educante, contro il modello aziendalista e i tagli padronali ai salari e ai diritti dei docenti e del personale ATA, in particolare ai precari.

ESECUTIVO PROVINCIALE COBAS SCUOLA