La polizia di Stato di Perugia ha emesso nove Daspo “Willy” nei confronti di altrettanti giovani che a luglio durante la sagra di Promano, a Città di Castello, avevano preso parte ad una violenta aggressione ai danni di un ragazzo.

In particolare, la misura di prevenzione personale è scaturita dall’attività di accertamento svolta dalla Divisione anticrimine della Questura – si legge in un suo comunicato – che, in considerazione della gravità dell’episodio, del numero delle persone coinvolte, della modalità con le quali è avvenuto e dell’allarme sociale creato nei confronti dei cittadini della comunità tifernate, ha ritenuto la condotta tenuta dei giovani – di età compresa tra 18 e 21 anni – tali da determinare una situazione di grave pericolo e turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Per questi motivi, al fine di tutelare tutte le persone che sono solite frequentare i luoghi in cui vengono allestite le “sagre” – viene spiegato dagli investigatori -, ed evitare che possano diventare teatro di nuovi episodi analoghi, il questore di Perugia Giuseppe Bellassai ha adottato i provvedimenti.

Ai giovani destinatari della misura, per la durata di 12 mesi, sarà vietato l’accesso ai luoghi in cui vengono allestite “sagre”, “fiere”, “feste paesane” e agli eventi che prevedono la somministrazione di alimenti e bevande che si terranno nel territorio di Città di Castello. Agli stessi sarà altresì interdetto lo stazionamento nelle immediate vicinanze degli eventi.

Queste misure di prevenzione, particolarmente importanti e incisive, rientrano nella categoria più ampia dei divieti di accesso ad aree urbane (DACUR). La violazione del provvedimento è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e la multa da 8mila a 20mila euro.