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Aveva ricevuto una mail dal corpo della “Gendarmeria Nazionale” che gli comminava la sanzione pecuniaria di 4550 euro per aver visitato dei siti internet pedopornografici. Spaventato, la vittima si era subito attivata per effettuare il bonifico della somma richiesta.

L’uomo, affetto da invalidità, aveva rappresentato al richiedente che con la sua pensione non era in grado di effettuare il pagamento in un’unica soluzione e, per questo motivo, aveva chiesto la possibilità di dilazionare il pagamento.

Dopo aver pagato la prima “rata” di 780 euro – corrispondente alla sua pensione mensile – la vittima si era insospettita e si era recata presso gli uffici del Commissariato di Città di Castello per raccontare l’accaduto e sporgere querela.

Gli agenti si sono immediatamente accorti che si trattava di una truffa e hanno spiegato all’uomo che le Forze dell’Ordine non inviano mail per richiedere il pagamento di sanzioni amministrative.

Avviate le attività di indagine, gli operatori del Commissariato di Città di Castello sono riusciti a risalire all’autore del raggiro, un cittadino italiano – classe 1999 – con precedenti per reati contro il patrimonio, contro la persona e per estorsione online.

Il 23enne è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Perugia per il reato di truffa aggravata.