E’ stata intorno al 17,1% l’affluenza in Umbria al voto per i referendum, inferiore alla media italiana del 20,85% e comunque lontana dal quorum del 50% più uno. E’ quanto emerge dall’analisi dei dati definitivi sul portale del ministero dell’Interno. Leggera la differenza tra le due province: a recarsi al voto sono stati infatti il 17% dei residenti in quella di Perugia e il 17,6% a Terni.

Il quorum è stato superato nei Comuni dove si è votato anche per eleggere il sindaco: a Monteleone di Spoleto, 79%, Valtopina, 66,6%, a Cascia, 60,2%, Poggiodomo, 57,9%, Deruta, 56,3% e Narni 47%. Tra le zone dove si è votato di meno, Fabro 10,5% e Paciano 12%.

Per dovere di cronaca, in Umbria i “si” si sono imposti in tutti i quesiti dei referendum, per i quali non è stato tuttavia raggiunto il quorum dei votanti necessario per essere validi.

Al termine dello scrutinio in tutte le 1.004 sezioni i favorevoli all’abrogazione delle norme sono stati il 57,7% per l’incandidabilità dopo la condanna (il no ha ottenuto il 42,2%), il 60,1% per la limitazione delle misure cautelari (no 39,8%), il 78,7% per la separazione delle funzioni dei magistrati (no 21,1%), il 76,3% al quesito sui membri laici dei consigli giudiziari (no 23,6%) e il 76,9% riguardo alle elezioni dei componenti togati del Csm (no al 23%).