Il Ministero della Transizione Ecologica ha risposto positivamente alla richiesta della Regione Umbria, inoltrata già dal dicembre scorso, di autorizzare l’immissione, nel reticolo idrografico e nei laghetti di pesca sportiva, esemplari di trota fario e di trota iridea.
Dopo l’iniziale stop imposto per la trota non autoctona, il Ministero ha espresso, infine, parere favorevole per quanto riguarda, nello specifico: l’immissione di trote iridee e di trote fario nei laghetti di pesca sportiva; ripopolamenti con solo trote iridee sterili sui fiumi; l’immissione di trote fario, provenienti esclusivamente dal centro ittiogenico di Borgo Cerreto, in occasione di manifestazioni agonistiche in tre campi gara regionali.
Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore all’agricoltura e all’ambiente della Regione Umbria per questo risultato frutto di un serio e costante impegno e di massima attenzione istituzionale per la tutela e la promozione del settore della pesca.
L’Umbria, grazie a questa autorizzazione, è una delle poche regioni italiane che è riuscita a portare a compimento la costante interlocuzione intrapresa con il Ministero al fine di definire un più ampio campo d’azione in materia di ripopolamenti. In attesa dell’esito dei lavori della commissione di esperti che, su scala nazionale, potrebbe revisionare l’elenco delle specie ittiche autoctone, i risultati fin qui ottenuti costituiscono un primo passo per assicurare valore aggiunto, respiro e prospettiva al settore della pesca sportiva, nel pieno rispetto delle norme che tutelano il patrimonio ittico e la conservazione degli ecosistemi acquatici.