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L’assessore alla Pace e alla Cooperazione internazionale della Regione Umbria, Fabio Barcaioli, in merito all’accordo di tregua tra Israele e Hamas, firmato per consentire il rilascio degli ostaggi israeliani e dei detenuti palestinesi, ha detto: “Gaza merita una pace vera. Per ora abbiamo soltanto una tregua, e già chiamarla così è un atto di fiducia verso il futuro” ha spiegato Barcaioli, ricordando come le parole pronunciate poche ore fa dal ministro Smotrich rischino di svuotare di senso ogni tentativo di dialogo. “Subito dopo il ritorno degli ostaggi, Israele riprenderà a impegnarsi con tutte le sue forze per l’eradicazione di Hamas e il disarmo di Gaza, in modo che non rappresenti più una minaccia” ha detto il ministro delle Finanze israeliano.

Secondo l’assessore, l’intesa raggiunta non affronta le questioni che da decenni alimentano il conflitto. “Tutti i punti più delicati, dalla smilitarizzazione di Hamas al riconoscimento dello Stato palestinese, dal futuro della Striscia e della Cisgiordania alla commissione di inchiesta sui crimini di guerra, sono stati rinviati a data da definirsi” ha osservato.

Barcaioli ha evidenziato come, sul piano politico, la linea del governo israeliano resti immutata. “I partiti dell’estrema destra continuano a esercitare un potere determinante. Le parole del ministro Smotrich riflettono un equilibrio interno costruito sulla paura e sulla vendetta. Il rischio è un ritorno alla violenza, ancora più devastante, non appena saranno rilasciati gli ostaggi” ha proseguito.

Nonostante tutto, l’assessore vede in questa tregua un segno di resistenza alla barbarie. “Oggi è un giorno importante perché la popolazione di Gaza finalmente ha qualcosa per cui festeggiare, per cui sperare. Questa sospensione delle armi è una boccata d’aria in mezzo al fumo delle macerie” ha aggiunto, richiamando la responsabilità della comunità internazionale.

“Non possiamo considerare chiusa questa pagina, non possiamo ancora gioire – ha concluso Barcaioli – Serve un impegno politico costante e coraggioso, capace di costruire un futuro di convivenza e di diritti. È tempo di smettere di contare le vittime e di iniziare a contare le vite che si possono ancora salvare. Per questo domenica 12 ottobre marceremo da Perugia ad Assisi, per chiedere una pace vera e duratura”.

 

Pace in Medio Oriente, la Regione Umbria su accordo firmato tra Israele e Hamas la presidente Proietti: “Ora guardiamo al futuro con speranza”

La presidente della Regione Stefania Proietti, a nome personale e della Giunta regionale, saluta con speranza l’accordo firmato tra Israele e Hamas che si auspica segni la fine della guerra in Medioriente.

“E’ un passo che il mondo attendeva da tempo, un segnale di speranza che auspichiamo si traduca in una pace duratura che faccia cessare per sempre le armi e gli atti di violenza atroce che fino a oggi si sono consumati nella Palestina in seguito all’attacco terroristico del 7 ottobre di due anni fa”, ha dichiarato la presidente Proietti.

“Certa di interpretare il comune sentire della comunità regionale, dell’Umbria, terra vocata alla pace e al dialogo, alla vigilia della marcia PerugiAssisi – ha affermato la presidente – non possiamo che gioire per questo primo risultato raggiunto che permetterà di guardare al futuro con altri occhi. Finalmente è stata ascoltata la voce di chi, come le piazze di tutta Italia, da tempo a parole e con gesti sta chiedendo la fine delle ostilità, la fine della violenza contro gli innocenti, la fine di un genocidio in favore finalmente della pace ‘disarmata e disarmante’”.

“La pace di oggi non è un punto d’arrivo – ha aggiunto la presidente – ma l’inizio di un percorso di riconciliazione che richiede coraggio e responsabilità da parte di tutti. Di fronte a una tragedia che ha causato decine di migliaia di vittime e distrutto un intero territorio, è tempo di restituire centralità alla dignità umana, al diritto internazionale e al dialogo fra i popoli. Nessuna vittoria militare potrà mai compensare il dolore di un bambino, di una madre o di una popolazione a cui è stata negato il diritto di esistere”.

La presidente ha sottolineato come l’Umbria, terra di San Francesco e San Benedetto, “continuerà a farsi portavoce di un messaggio di pace autentico, fondato sulla giustizia e sul rispetto reciproco in cui il riconoscimento della Palestina sarà essenziale. La nostra regione è pronta a contribuire con le proprie reti di solidarietà, con le scuole, le università e le associazioni umanitarie, affinché il silenzio delle armi apra la strada alla ricostruzione morale e materiale di Gaza e del popolo palestinese tutto anche in Cisgiordania”.

“L’auspicio – ha aggiunto la presidente – è che le parti rispettino i termini dell’accordo con il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani, il cessate il fuoco a Gaza e finalmente lo stop alla grave crisi umanitaria, e che tutto questo sia propedeutico alla soluzione di due Stati per due popoli”.