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La questione ambientale in città, da tema centrale nel dibattito politico, è diventata una barzelletta a causa di un’amministrazione che non ha mai avuto intenzione di pensare al bene della comunità ternana, ma ha sempre mirato a cercare visibilità per l’ascesa politica di Bandecchi.

Ogni annuncio è stato smentito dai fatti nel giro di poco tempo. Ricordiamo quando il primo cittadino invitò il Cavalier Arvedi a lasciare la città se non avesse messo in atto una rivoluzione ambientale, salvo poi accettare ogni scelta dell’azienda con il capo chino e senza porre condizioni.

Questa modalità ha probabilmente generato una frattura nella giunta, dove le posizioni aziendaliste portate da alcuni hanno avuto il sopravvento sul lavoro dell’assessore all’ambiente. Una scelta inconfutabile fatta a discapito della vertenza ambientale e sociale.

Per decenni, come MoVimento 5 Stelle, ci siamo occupati delle questioni ambientali, tirando fuori quei dati e quelle denunce che hanno abbattuto il muro del negazionismo ambientale. Ancora oggi, ogni nostro sforzo in comune e in regione è volto, senza alcun compromesso, a difendere la salute dei cittadini e dei lavoratori da chi pensa che gli investimenti possano essere solo uno strumento per massimizzare i profitti senza considerare il benessere di una città che non può più essere trattata come area di servizio di una fabbrica.

Non è più accettabile, di fronte al disastro ambientale che ammorba la conca ternana, assistere agli sproloqui di un sindaco tuttologo, che incarna su di sé le funzioni di assessorati vitali per la città, ma che ad oggi è riuscito ad esercitare solo la delega alla porchetta, offerta in una campagna elettorale permanente.

Luca Simonetti referente gruppo territoriale M5S Terni
Claudio Fiorelli consigliere comunale M5S Terni