La destra umbra negazionista scappa quando si tratta di votare per contrastare la disinformazione sui cambiamenti climatici. E’ l’ennesima follia black della giunta Tesei che si sta dedicando anima e corpo alla devastazione ambientale della nostra regione, non ultima la libera circolazione dei motori sui pascoli, sui sentieri e sui cammini di San Francesco e San Benedetto. La crisi climatica è un fenomeno che minaccia ogni settore della nostra vita personale, economica e sociale con cui abbiamo a che fare ogni giorno in un inverno senza neve, con fioriture anticipate a dicembre e temperature record. Oggi in assemblea, dopo l’ennesimo show del consigliere Mancini, la maggioranza ha abbandonato l’aula e ha fatto cadere il numero legale sulla mozione presentata dal Movimento 5 Stelle per il contrasto al negazionismo climatico e ambientale. “Non possono scappare per sempre visto che il prossimo 23 aprile, al primo punto all’ordine del giorno come prevede il regolamento, si ripartirà dalle dichiarazioni di voto e dovranno per forza esprimersi sulla mozione – dichiara De Luca – Oggi abbiamo avuto l’ennesima conferma che il negazionismo ambientale è patrimonio culturale della destra umbra. Il 99,6% della comunità scientifica, analizzando quasi 90 mila pubblicazioni in riviste accreditate, è concorde sulle evidenze scientifiche dell’origine antropica dei cambiamenti climatici, ma la giunta Tesei è più vicina a quelli che dicono che la terra è piatta”.

Thomas De Luca consigliere regionale M5S Umbria