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“Con un emendamento alla legge 28, inserito all’interno del bilancio di previsione 2024, votato nel corso dell’ultima seduta del Consiglio regionale, la maggioranza, con la sola astensione del consigliere Nicchi, ha approvato surrettiziamente una norma che consente il transito di veicoli a motore sui sentieri e sulle mulattiere, sui viali parafuoco e sulle piste forestali, laddove non siano apposti cartelli di divieto di accesso”. Lo evidenzia il consigliere regionale del Partito democratico Michele Bettarelli, vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.

“Si tratta di una scelta di grande impatto targata Lega e sostenuta da tutta la maggioranza – sottolinea Bettarelli – che si inserisce in quadro normativo molto complesso. La decisione è stata assunta senza alcuna valutazione preliminare o elemento analitico relativo alle sue ripercussioni sul territorio; nessuna conoscenza in termini numerici di quanti siano i sentieri, le mulattiere le piste di esbosco, i viali parafuoco nella nostra Regione. Quanti di questi insistono su fondi pubblici e quanti privati.  Ma ciò che appare più grave è che questa scelta è stata compiuta senza alcuna forma di partecipazione dei soggetti coinvolti a partire dagli enti locali. Paradossale che non si siano tenute in considerazione le ricadute e i disagi, importanti, sugli abitati circostanti e sulla qualità di quel turismo lento in cui la Regione sostiene di investire e che attira nel nostro territorio migliaia di escursionisti sui cammini di Francesco, di San Benedetto, della via Amerina, della via Romea o in quella dei Protomartiri”.

“Come ho avuto modo di sottolineare in proposito nel corso del mio intervento in Aula – ricorda il consigliere dem – si tratta di un tema complesso che necessita di approfondimenti tecnici, normativi e amministrativi, oltre che di un vera e propria mappatura dettagliata del nostro territorio così come di una fase di ascolto dei Comuni attraverso Anci e Cal, delle Istituzioni coinvolte così come delle associazioni tutte. Per altro, come si può pensare, mi chiedo, di realizzare e porre in opera pali e cartelli di divieto su tutta la rete sentieristica umbra con la dotazione finanziaria stabilita dalla Giunta regionale che è pari a 10 mila euro l’anno per tre anni? Ciò significa, di fatto, che i cartelli saranno talmente pochi che il divieto di accesso sarà pressoché inesistente”.

“La scelta di accelerare una modifica così importante, attraverso un emendamento al bilancio, rappresenta dunque – secondo Bettarelli – una scelta irresponsabile che va fuori dal seminato e che rischia di creare contrasti, già in parte emersi negli ultimi giorni, oltre che veri e propri contenziosi che verranno aperti nei confronti della Regione. Rinnovo quindi l’appello già lanciato in occasione dell’ultima seduta consiliare, affinché l’iter venga fermato e si possa avviare una fase di analisi, approfondimento e ascolto di tutti i soggetti interessati, che renda giustizia al territorio umbro e a tutti coloro che ne fruiscono, nell’interesse di una intera collettività”.