“Le dimissioni dell’assessore Nichinonni aprono un nuovo fronte interno alla giunta e sono la rappresentazione plastica di come, al di là degli slogan, contino le persone, le idee, la politica”. Così Yari Lupattelli, segretario provinciale di Noi Moderati, sulla notizia delle dimissioni dell’ormai ex assessore comunale Lucio Nichinonni.
“Senza voler entrare nel merito delle motivazioni che hanno spinto l’assessore alle dimissioni, è utile pensare che Terni ha tanti problemi e sicuramente i cittadini non possono aspettare ulteriormente per affrontare le questioni che vivono ogni giorno. Per questo è fondamentale che il sindaco Bandecchi risolva subito la questione, anche perché Nichinonni lavorava su diverse e importanti deleghe, come quella del personale, dell’organizzazione della digitalizzazione. Tutti elementi che hanno influenza diretta anche sulla quotidianità dei cittadini. Le dimissioni dell’assessore sono il segnale dell’assenza di un vero programma di sviluppo della città da parte della giunta Bandecchi, che fino a questo momento non ha mostrato quale sia la sua idea di crescita per il territorio. Su questo la nostra attenzione sarà sempre altissima”.
Dimissioni Nichinonni, Lega Terni: “Spaccature e divergenze di vedute nella maggioranza”
“Le dimissioni dell’assessore Nichinonni, riconosciuto e stimato professionista della città di Terni, aprono una crepa profonda in quella che sembrava essere una forza granitica e compatta, ma che sotto la superficie nasconde numerose contraddizioni e divergenze di vedute”. Così in una nota il segretario comunale Lega Terni, Devid Maggiora. “Un antipasto dei dissidi interni alla giunta Bandecchi lo abbiamo avuto in occasione della questione dell’università di Pentima, con i due assessori, quello all’ambiente Aniello e quello alla scuola Altamura, che hanno espresso opinioni totalmente contrastanti sullo stesso argomento – prosegue Maggiora – In passato abbiamo visto il sindaco Bandecchi smentire le parole dell’assessore Iapadre sul recupero di Largo Cairoli, rimuovere le deleghe importanti a Corridore e togliere la parola agli stessi componenti della giunta, in sede di question time e di consiglio comunale, al solo scopo di mettersi in mostra. Sono segnali evidenti del fatto che oltre l’apparenza di una ‘squadra coesa’ di Alternativa Popolare esistono numerose spaccature definite non solo dal comportamento dispotico di chi si atteggia a capo e padrone, ma anche dalla confusione creata dalla mancanza di una visione comune sul futuro della città e sui singoli interventi da portare a termine. Nella giunta Bandecchi c’è chi lavora come Nichinonni nel quadro di un impegno impostato al raggiungimento di obiettivi specifici per il corretto funzionamento della macchina comunale, per la cura dei rapporti con la Fondazione Carit, per la gestione oculata del personale e per la crescita della comunità locale e poi c’è chi sta vivendo l’incarico istituzionale come una perenne campagna elettorale per conquistare Roma ‘bomba o non bomba’. Quello in giunta appare quindi uno scontro senza fine tra visioni differenti e incompatibilità di carattere tra chi è impegnato per la città e i suoi abitanti e chi approfitta del suo ruolo per una personale scalata politica come il sindaco Bandecchi e il vicesindaco Corridore. A questo punto, potremmo credere a chi dice di sentire frequenti litigi ad alta voce provenire dalle stanze più alte di Palazzo Spada. La voglia di mettersi in mostra, la perenne campagna elettorale, le tantissime promesse irrealizzabili – conclude il segretario comunale della Lega – rischiano di diventare distruttive per il Comune di Terni e questo è intollerabile anche per chi fa parte della maggioranza stessa”.