“La Giunta regionale continua a violare sistematicamente l’articolo 86 del regolamento dell’Assemblea legislativa: dal 2020 ad oggi, infatti, risultano essere più di 90 le mancate risposte alle interrogazioni rivolte dal Gruppo PD al governo della Regione”. È quanto denunciano i consiglieri del Partito democratico, Simona Meloni (capogruppo) Tommaso Bori e Fabio Paparelli.“Nel presentare un’interrogazione – ricordano gli esponenti Dem – un consigliere può dichiarare che intende ricevere una risposta scritta: spetta poi al Presidente della Giunta o ad un suo componente, rispondere all’interrogante entro quindici giorni. Questo è ciò che dovrebbe accadere, ma, in molti casi, specie che su argomenti non graditi, dalla Giunta regionale non arriva nessuna risposta”.

“Decine e decine di interrogazioni – proseguono – attendono chiarimenti da oltre tre anni. Solo nell’ultimo periodo mancano all’appello risposte importanti su temi rilevanti, sia in campo ambientale, come, ad esempio, i chiarimenti in merito al funzionamento dell’impianto di Pietramelina o sulla valorizzazione del lago di Piediluco. Ma anche, e soprattutto, in campo sanitario, come nel caso delle liste d’attesa, o sui tempi previsti per i lavori e la riorganizzazione dell’ospedale di Castiglione del Lago. E poi, di recente, nessuno riscontro sugli atti di sindacato ispettivo in materia di non autosufficienza, di accesso ai servizi, né per ciò che riguarda gli intendimenti della Giunta regionale circa la revisione dei criteri di riassetto delle posizioni organizzative sanitarie. Solo per fare alcuni esempi”.

“Abbiamo inoltre riscontrato ritardi, posticipi e apparenti dimenticanze – aggiungono Meloni, Bori e Paparelli – anche in merito alle richieste di audizioni in Commissione e sui tempi di riscontro sull’accesso atti. Riteniamo dunque – concludono – che ciò configuri una grave violazione dei termini stabiliti dalla legislazione regionale, ovvero, di quelle norme stringenti che il legislatore ha previsto per assicurare, in maniera tempestiva, la trasparenza e controllo democratico rispetto all’azione politica e amministrativa dell’organo esecutivo regionale”.