“Il Piano straordinario predisposto dal Governo per il contenimento della fauna selvatica, per limitare danni all’agricoltura, rischi sulle strade e diffusione della Peste suina africana (PSA), dimostra che avevamo ragione a porre in modo pressante l’urgenza del tema, anche in Umbria. Ora chiediamo alla Giunta di adeguare in tempi rapidi le normative regionali al Piano straordinario e di darne celere attuazione per quanto di sua competenza sul territorio, aprendo l’interlocuzione con le categorie interessate”. Così il consigliere regionale Manuela Puletti (Lega) che annuncia un’interrogazione, firmata anche dai colleghi Valerio Mancini e Marco Castellari, per sapere “quali saranno le modalità e le tempistiche con cui intenderà adeguare la normativa regionale attualmente in vigore al Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica”.

“Il Piano straordinario – evidenziano Puletti, Mancini e Castellari – che coinvolge ben tre Ministeri (Agricoltura, Salute e Difesa), deve ora essere declinato nei territori regionali. Complessivamente si prevede di raddoppiare il numero dei cinghiali abbattuti. Compito affidato ai cacciatori (con le associazioni venatorie che sono pienamente coinvolte anche nel monitoraggio insieme a quelle agricole), gli unici soggetti che possono aiutarci ad uscire da questa emergenza. E questo a dimostrazione della gravità e dell’urgenza del problema, come da noi più volte segnalato, anche chiedendo all’assessore Morroni di verificare la possibilità di allungare il periodo della caccia al cinghiale”.

“L’efficacia del Piano straordinario del Governo – ricordano gli esponenti della Lega – è in gran parte legata alle azioni che le Regioni sapranno mettere in campo. Da qui l’urgenza di avviare, da parte dell’assessore Morroni, le procedure previste dal Piano stesso e le interlocuzioni con i rappresentanti del mondo venatorio, di quello agricolo, gli Enti locali, le autorità sanitarie e quelle preposte alla vigilanza per concordare efficaci azioni di contenimento”.

“Ora che l’emergenza è ufficialmente diventata nazionale – concludono Puletti, Mancini e Castellari – ci auguriamo che in Umbria si agisca celermente per raggiungere gli obiettivi fissati dal Piano straordinario. Confidiamo che questa sia l’occasione per fare squadra e sinergia, dando la possibilità ai cacciatori umbri, in accordo con i nuovi Atc, di contribuire fattivamente all’attuazione del Piano nel territorio regionale, attraverso tutte le forme di caccia consentite e adeguate per fronteggiare questa emergenza, nella quale proprio i cacciatori restano protagonisti”.