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“Le polemiche politiche sollevate dal Partito democratico tendono ad essere ininfluenti quando non controproducenti. Quelle estive poi riescono ad essere solo controproducenti, soprattutto quando partono da presupposti ideologici e pretestuosi per giungere a conclusioni erronee”. Lo dichiara il capogruppo regionale della Lega, Stefano Pastorelli, replicando alle dichiarazioni (https://consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie/comunicati/la-…) della capogruppo Pd, Simona Meloni, sulla sicurezza dei sistemi informatici regionali.

Pastorelli spiega che “la situazione ereditata dalla Giunta precedente era medievale: non era stato effettuato alcun investimento in questo delicato e fondamentale settore. Il presunto datacenter di Terni era solo una palazzina da ristrutturare, malconcia quanto le macchine in essa contenute. La rete regionale vantava, diciamo così, apparati desueti e non aggiornabili, una fibra inutile, una connessione da 100 mega e predisposta al blocco al minimo guasto”.

“A fronte di un contesto tecnologico indegno degli anni duemila – evidenzia Stefano Pastorelli – la Giunta regionale è intervenuta in modo approfondito, portando finalmente i sistemi informatici della Pa umbra al XXI secolo. È stata migliorata la velocità e l’efficienza della fibra, garantendo l’integrazione con tutte le infrastrutture di base e quelle degli operatori di mercato. È stato attivata la doppia linea di uscita verso Internet a 5 Giga, incrementando velocità e la resilienza di navigazione. Sono stati investiti 700mila euro di fondi regionali per il progetto ‘Umbra connessa’ per l’aggiornamento dell’infrastruttura attraverso apparati di nuovo generazione. Stessa cifra che è stata destinata all’acquisto di nuove macchine per il datacenter di Terni, che verrà collaudato verso la metà di settembre. Negli ultimi 2 anni sono stati investiti 1,5 milioni di fondi regionali per potenziare i servizi a disposizione delle aziende sanitarie. Infine all’interno della società in house PuntoZero è stata attivata l’area dedicata alla cyber security”.

“Tutto ciò – conclude Pastorelli – restituisce un quadro ben diverso da quello che l’opposizione ha voluto dipingere, fatto di inerzia e immobilismo. Anche nel campo della sicurezza informatica la maggioranza di centro destra ha dovuto colmare le lacune lasciate dai precedenti governi regionali. Ma questo sembra sfuggire o forse dispiacere a qualcuno”.