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“Il sindaco di Terni ha un sogno: quello di ‘pagare un’indennità ai cittadini per ciò che sopportano’. L’equazione di Bandecchi è ‘soldi in cambio di inquinamento’. In pratica siamo di fronte alla monetizzazione della salute pubblica. Dal voler trasformare Terni nella nuova Dubai a ridurla a un’altra Taranto il passo è stato molto breve. Quelle del sindaco sono affermazioni che riportano la città indietro di cento anni, ma che svelano finalmente a tutti i cittadini le reali intenzioni di Alternativa Popolare sull’inceneritore: chiudere il ciclo dei rifiuti a Terni. Tutto ciò che avevamo previsto in campagna elettorale si sta verificando e gli avvertimenti che avevamo lanciato agli elettori stanno diventando una dura realtà”: lo sostiene il consigliere regionale Thomas De Luca, capogruppo del Movimento 5 stelle.

“Nella seduta odierna del Consiglio comunale di Terni – afferma De Luca – il Sindaco ha detto che ‘il primo termovalorizzatore sarà portato ai massimi livelli’. È evidente che Bandecchi parli senza conoscere la materia. Ed è altrettanto lampante che avrebbe dovuto studiare meglio prima di candidarsi a sindaco. L’impianto di Maratta brucia rifiuti industriali derivanti dalla filiera di produzione della carta e che provengono proprio dalla sua Toscana. È un impianto che ha una capacità massima di trattamento di 150 mila tonnellate e che ha presentato richiesta ben 8 anni fa per cambiare parte del combustibile con rifiuti urbani. Portarlo ‘ai massimi livelli’ vuol dire chiudere il ciclo regionale dei rifiuti a Terni oppure importare rifiuti da Roma, previo accordo tra Regioni. In alcun modo la produzione locale di circa 15 mila tonnellate di indifferenziato potrebbe sostenere l’impianto”.

“Quando il sindaco afferma di aver già ‘parlato con chi di dovere’ per monetizzare la salute dei ternani in cambio della chiusura del ciclo dei rifiuti a Terni, a chi si sta riferendo? Si riferisce alla presidente Tesei? Si riferisce ad Acea? Bandecchi – conclude De Luca – abbia il coraggio di dirlo chiaramente ai cittadini ternani”.