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Mentre il sindaco Bandecchi presentava nella sala del consiglio comunale di Terni il suo progetto politico su Perugia, a Maratta sta ripartendo il secondo inceneritore nel silenzio generale, nonostante il fumo arancione che fuoriesce dall’impianto di incenerimento ex Printer. Quando abbiamo saputo della conferenza stampa indetta con somma urgenza alle ore 14, costringendo i giornalisti a correre sotto il caldo sole di giugno, eravamo sicuri che il sindaco sarebbe salito sugli scudi per difendere la salute dei cittadini ternani e la qualità ambientale della conca ternana. Purtroppo la sua priorità era solo quella di illustrare come intende moltiplicare le poltrone del suo partito nel comune di Perugia.

Eppure il sindaco Stefano Bandecchi dovrebbe essere il primo ad aver ricevuto obbligatoriamente la comunicazione di riapertura dell’impianto ex Printer, o quantomeno dovrebbe essere il primo a sapere quello che sta accadendo in un’area ad elevato rischio ambientale nella città che dovrebbe governare. Considerando l’impianto già esistente di Acea, con la riattivazione anche di questo secondo inceneritore arriveremmo a quella capacità e a quel fabbisogno previsto all’interno del Piano regionale per bruciare tutti i rifiuti solidi urbani dell’intera regione, così da trasformare Terni nella pattumiera dell’Umbria. L’assessore regionale all’ambiente Roberto Morroni solo due mesi fa aveva “rassicurato” rispondendo all’interrogazione prestata in aula a Palazzo Cesaroni che non era prevista alcuna operazione di riavvio dell’inceneritore ex Printer.

Oggi abbiamo avuto l’ennesima conferma di quanto le loro rassicurazioni valgano poco. Auspichiamo che la nostra città non venga usata solo come una pedina nell’ascesa politica di Stefano Bandecchi ma che i sedicenti “guerrieri” di centro diano supporto al Movimento 5 Stelle nella battaglia per il diritto dei ternani a vivere in un ambiente sano e salubre.

 

Thomas De Luca consigliere regionale M5S Umbria

Claudio Fiorelli consigliere comunale M5S Terni