Si è svolta questa mattina, presso la sala del consiglio comunale di Terni, la conferenza di presentazione delle “10 proposte per Terni sicura”, presentate alla stampa dal candidato Jose Maria Kenny.

“Terni – ha detto Kenny – ha perso dieci posizioni, nel 2022, quanto a sicurezza nelle classifiche delle città italiane. Un fatto che evidenzia come un tema cavalcato dalla destra cinque anni fa si sia rivelato invece la certificazione del fallimento della giunta Latini – Masselli. La sicurezza è un tema che presuppone un approccio integrato, di ordine pubblico ma anche sociale, ambientale ed economico. Se c’è positiva percezione della sicurezza, c’è infatti anche sviluppo, attraverso l’attrazione di investimenti. Senza sicurezza percepita, le attività commerciali o finanziarie fuggono e si lascia spazio all’incuria e al degrado. La sicurezza presuppone anche un approccio partecipativo, che il centrodestra ha invece dimenticato, facendo perdere a Terni anche i 13 milioni del bando “Periferie” che sarebbero serviti per la riqualificazione della parte est della città. 
In questo quadro, la proposta è un progetto di 10 punti, che mette insieme tutti questi aspetti, cercando di fornire le risposte necessarie ai bisogni dei cittadini.

“In primo luogo – ha proseguito Kenny –  puntiamo alla creazione di un “Ufficio comunale per la sicurezza” che dovrà studiare e coordinare i vari programmi, senza sovraccaricare le risorse della Polizia locale. L’ufficio avrà un compito di consulenza attiva quanto a raccolta di informazioni e segnalazioni. Serve poi un serio “Piano di contrasto al degrado” con una squadra d’emergenza che possa attuare una politica di rigenerazione urbana costante e restituire alla cittadinanza ogni spazio, cercando anche di ridurre l’esposizione di alcune aree. Non c’è sicurezza, poi, senza un coinvolgimento attivo dei giovani. Da qui la necessità di un progetto che affronti le problematiche giovanili con il coinvolgimento di associazioni, volontariato e sport. Nel piano in dieci punti anche la necessità di fare attenzione a parchi e spazi pubblici inutilizzati attraverso una fruizione consapevole. Necessaria anche una campagna social per contrastare l’odio sociale, dove Terni ha tristemente svettato nella graduatoria nazionale. Servirà lavorare per un progetto che affronti la sfida del deterioramento del tessuto sociale, un tempo favorito dalla ricchezza delle tante attività artigianali, commerciali e lavorative. Tutto questo non potrà prescindere da un presidio costante e quotidiano della polizia locale in centro e nei quartieri, attraverso l’utilizzo anche di nuovi strumenti come la videosorveglianza, da implementare nelle zone artigianali e a sostegno delle imprese. In agenda anche l’impegno ad avanzare la richiesta di declassificazione del carcere di massima sicurezza di Terni e l’implementazione delle risorse del patto “Terni sicura”, stipulato nel 2016 tra Regione, Comune e Prefettura per coordinare il presidio del territorio”.