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Terni, Bonaccini suona la carica: “Votare Kenny per tutelare la sanità pubblica”

Posted By Redazione Galileo On 3 maggio 2023 @ 15:33 In Politica

“Il Governo colpisce le Regioni con più sanità pubblica. Votate Kenny se volete opporvi alla privatizzazione dei servizi sanitari. La destra e i populisti agevoleranno questo disegno che porta a meno diritti, meno cure e minore qualità delle prestazioni e dell’assistenza territoriale” Il presidente del Partito democratico Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, suona la carica alla campagna elettorale di Josè Maria Kenny, in una sala gremita dell’Hotel Michelangelo, insieme ai consiglieri regionali Fabio Paparelli e Simona Meloni e al segretario del Pd di Terni, Pierluigi Spinelli.

“Stanno tagliando alle Regioni con più sanità pubblica – ha ribadito Bonaccini – e con una inflazione come la nostra, quel poco che ti danno viene annullato. In questa situazione, anche chi ha votato destra o non ha votato alle ultime elezioni deve preoccuparsi, perché rischia di non potersi curare se non privatamente. La nostra idea di società è invece quella in cui il diritto alla salute e all’istruzione dovrebbero essere garantite a tutti”. Su Terni: “Non esistono operazioni di facciata: se governi e decidi di non ricandidare il sindaco uscente, ne certifichi il fallimento”. Bonaccini si è occupato anche di Pnrr: “Il Governo non dica che l’Europa ci ha dato troppi soldi, ma intervenga a risolvere i problemi che bloccano le spese. Come governatori non siamo mai stati convocati e i ritardi rischiano di far esplodere la spesa”.

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Il candidato sindaco Kenny ha sottolineato come le prossime elezioni siano “l’ultima spiaggia per difendere gli interessi della nostra città. Abbiamo messo al centro delle nostre priorità i cittadini e le cittadine ternane per costruire una Terni più giusta e solidale, che tenga conto soprattutto di chi è in difficoltà, specie in tema di sanità e sicurezza. Tra le priorità del nostro progetto per cambiare marcia alla città c’è un progetto per l’innovazione e il rafforzamento del carattere industriale e della qualità dell’ambiente della città sulla base di sviluppo sostenibile, tutela ambientale, decarbonizzazione e quella di dare vita ad un nuovo modello di welfare cittadino progettato con il terzo settore.
E’ fondamentale intervenire sulla gestione dei servizi sanitari: l’ospedale di Terni è stato portato alla deriva, le liste di attesa sono infinite e penalizzano i più deboli, il pronto soccorso è impraticabile e i quartieri che non hanno più i servizi essenziali”.

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Kenny: “La Sanità pubblica al primo posto. Salviamo il nostro Ospedale”

“Inaccettabile il declino costante dell’ospedale di Terni. Non possiamo
accettare che questa struttura sia precipitata, in poco tempo, dal 10emo al 97esimo posto in Italia. Segno del declino in cui lo ha portato l’incapacità della destra in meno di quattro anni. Occorre lavorare per realizzare un nuovo ospedale costruito con fondi interamente pubblici, per tre ordini di motivi: i project financing non sono convenienti per le casse pubbliche né per i cittadini, due regioni di centrodestra come Abruzzo e Veneto hanno abbandonato questa strada; non è conveniente affidarlo ai privati in cambio di servizi interni all’ospedale per decine di anni a scapito della qualità degli stessi servizi erogati; i Ternani non sono cittadini di serie B, visto che tutti gli altri ospedali umbri sono stati costruiti con fondi interamente pubblici anche quello di Terni dovrà essere realizzato con risorse analoghe”.

“L’ospedale andrà inoltre localizzato vicino alle grandi vie di comunicazione, non certo ricostruito sopra quello attuale che proponiamo diventi la sede dell’Asl e dei servizi di territorio, con notevoli risparmi, visto che a via Bramante si pagano ingenti risorse per la locazione. Parliamo inoltre di un’opera che richiederà minimo 10 anni per essere costruita. Nell’immediato, occorre pertanto portare a compimento tutti quei lavori di adeguamento programmati da anni, che vedono ben oltre 40 milioni di euro di fondi ancora non spesi. Diciamo poi no alla convenzione con l’Università perché stante alla versione attuale dell’accordo, produrrebbe solo il depotenziamento dell’ospedale di Terni e condurrebbe di fatto alla realizzazione di azienda unica regionale. Proponiamo invece per Terni un’azienda ospedaliera di alta specialità, fortemente integrata con l’azienda territoriale e l’inserimento in essa degli ospedali di Narni e Amelia. Per l’azzeramento delle liste di attesa serve un nuovo sistema di gestione delle prenotazioni e delle prestazioni, (No al Cup regionale, Si al criterio di prossimità nelle prenotazioni), più risorse a disposizione del pubblico, un nuovo modello organizzativo strutturale per il pronto soccorso, il suo ampliamento e il potenziamento il personale sanitario. Giù le mani dunque dall’ospedale di Terni. I cittadini hanno il diritto di poter contare su una sanità pubblica che funzioni. La destra intende proseguire il processo di privatizzazione della sanità che è in atto. Il nostro primo obiettivo è quello di opporci a questa deriva riaffermando il diritto ad una sanità pubblica e universalistica che funzioni davvero”.

“La scomparsa di Ulrico Dragoni lascia un vuoto grave a Terni e in Umbria. Per il suo intelligente e instancabile lavoro imprenditoriale, certamente, ma soprattutto per la sua capacità di unire a questo impegno quello per la crescita della comunità civile e per la valorizzazione della sua cultura”.

Così in una nota il candidato sindaco Josè Maria Kenny.


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