Dopo l’aumento record del 40% degli ultimi anni della tassa sui rifiuti, l’assessore Masselli prima di togliere il disturbo ci lascia con un ulteriore aumento dell’8% della quota fissa per le utenze non domestiche. Così è riportato in una nota Asm allegata al Piano economico finanziario del Comune di Terni. Non bastano le imprese e associazioni che in questi anni hanno dovuto abbassare la saracinesca per via degli aumenti stratosferici registrati sulla tassa dei rifiuti. Così la destra vuole radere al suolo il tessuto economico delle piccole e medie imprese cittadine nel silenzio di tutto l’arco politico. Con la giunta del Polo alternativo, se sarò eletto sindaco, aboliremo la Taric e introdurremo una vera tariffa puntuale sul modello Treviso, dove una famiglia media paga 198 euro di tariffa contro le 326 euro del Comune di Terni. Cittadini e imprese paghino solo per i rifiuti che realmente producono e che hanno un costo sociale, secondo il principio del “chi inquina paga” non per sostenere i costi della privatizzazione. Mentre c’è chi chiacchiera noi continuiamo a difendere in solitudine i diritti dei ternani in consiglio comunale e faremo le barricate votando fermamente contro questo scempio.

Claudio Fiorelli, candidato sindaco Polo alternativo (M5S, Bella Ciao, Terni Conta)

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Claudio Fiorelli all’incontro con i cittadini al parco pubblico di Collestatte: “È ora di finirla con il sacco delle Marmore. È ora di finirla di parlare sempre delle potenzialità perdute. È ora di stare bene. L’ho ripetuto oggi ai cittadini di Collestatte con la nostra candidata al consiglio comunale Alessandra Ricceri. A pochi chilometri da qui c’è una fonte di reddito inestimabile, la Cascata delle Marmore, che rappresenta il nostro oro blu. Se sarò sindaco gestiremo direttamente il polo idroelettrico e renderemo Terni la città più ricca dell’Umbria. Mai più borghi e frazioni abbandonate. Mai più luoghi di aggregazione, parchi pubblici e campi sportivi, lasciati morire”.

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Redazione Galileo ^[4]