La giunta regionale ha scaricato ufficialmente l’azienda ospedaliera di Terni. In pratica se nei giorni scorsi ci sono stati casi limite di attesa oltre le 24 ore, se c’è sovraffollamento nel Pronto soccorso, se ci sono letti in corsia, se vengono registrati afflussi straordinari di pazienti, non sono questioni che riguardano la giunta regionale. Questo perché come affermato dall’assessore regionale Coletto, gli accessi registrati al Pronto Soccorso del Santa Maria di Terni “sono comunque inferiori a quelli che dovrebbe garantire un DEA di II livello”.

In pratica, rispondendo all’interrogazione presentata dal nostro portavoce in consiglio regionale, Thomas De Luca, Coletto ha buttato la palla in tribuna e smentito, per l’ennesima volta, le promesse fatte. E’ semplicemente indegno che la Regione Umbria si comporti in questo modo di fronte alle questioni poste dall’azienda ospedaliera di Terni. Una mancanza di rispetto per un’intera comunità che vive sulla propria pelle le condizioni disumane cui sono costretti sia i malati che gli operatori sanitari. Come se non bastasse l’assessore Coletto ha anche confermato che non verranno ancora riattivati i posti letto di Medicina richiesti sull’ospedale di Narni e che non ci sono certezze neanche su quando avverrà la riattivazione 24h del Pronto Soccorso visto che al momento mancano le risorse.

“Il Pronto Soccorso dell’azienda ospedaliera Santa Maria non può essere considerato come l’unica interfaccia con i servizi sanitari dove trovare soluzione a tutti i bisogni di salute” scriveva in una nota l’azienda ospedaliera di Terni che invitava in maniera esplicita e urgente la giunta regionale “ad adempiere alle proprie disposizioni senza ulteriore indugio con l’esortazione a riattivare, come disposto nella delibera di giunta regionale, il Pronto soccorso e 30 posti letto di Medicina presso l’ospedale di Narni”. Assistiamo invece con incredulità al continuo depotenziamento dei servizi sanitari nell’Umbria meridionale, nel totale disinteresse dell’assessore veneto alla sanità umbra e della classe politica ternana, presa dalle beghe interne piuttosto che ad occuparsi della salute dei cittadini.

Claudio Fiorelli, candidato sindaco del Polo alternativo