“Siamo la scelta di chi non si accontenta, non siamo miliardari ma siamo ricchi di idee”. Così Claudio Fiorelli, consigliere uscente del Movimento 5 Stelle, lancia la sua campagna elettorale come sindaco della città di Terni per le prossime elezioni amministrative. Al suo fianco nella sala consiliare di Palazzo Spada i consiglieri Luca Simonetti, Comunardo Tobia, Federico Pasculli e Valentina Pococacio. E’ Simonetti a presentare la candidatura di Fiorelli alla sala gremita: “Claudio non è il candidato sindaco solo del Movimento 5 Stelle ma di un polo alternativo, l’unico ad oggi presente nello scenario politico ternano, che definirei come l’alternativa sensata. Un progetto aperto che tiene come capisaldi la credibilità e la necessità di rinnovamento. Terni non può essere baricentrica solo quando si parla di rifiuti e fanghi di fogna. Il sindaco Latini non ha difeso gli interessi di Terni e la presidente Tesei si comporta più da sindaca di Perugia che da governatrice”.

Fiorelli parte spiegando perché ha scelto di candidarsi: “Mi presento perchè intorno a me c’è una squadra valida e determinata, abbiamo un progetto senza compromessi che guarda al futuro e che è di rottura rispetto al passato. Abbiamo la credibilità e l’autorevolezza per costruire un’alternativa. Non dobbiamo rendere conto a nessuno se non ai ternani. I prossimi cinque anni saranno fondamentali per costruire il futuro della città. C’è la scadenza delle concessioni dell’idroelettrico, il piano sanitario regionale, la messa a terra del Pnrr, il piano rifiuti e la progettazione del nuovo ospedale. Non possiamo permetterci il letargo della destra. Che è stato fatto con i 209 miliardi del Pnrr? Nessun progetto innovativo, la giunta Latini ha solo mandato avanti l’ordinaria amministrazione e fatto nulla per incentivare lo sviluppo economico della città. L’unico progetto è stato trasformare Terni nel centro di trattamento dei fanghi reflui”.

Fiorelli continua a battere sul tasto: se altre città dell’Umbria sono baricentriche per innovazione ed elisoccorso, Terni lo è per i fanghi: “Scandalosa la mancanza di voce del primo cittadino di Terni che avrebbe dovuto battere i pugni sul tavolo. Dov’era il sindaco Latini quando si prendevano certe decisioni? Perché non le ha contrastate? La questione ambientale è stata trattata in maniera indecente, con un negazionismo vecchio stampo. Vogliono farci credere che il problema sono i caminetti quando abbiamo la grande industria e due inceneritori in un territorio particolare. La giunta Latini si è mossa come se non ci fossero studi scientifici che dessero indicazioni su questo tema. Come se lo studio SENTIERI non avesse certificato la mortalità tumorale pediatrica superiore alla media regionale”.

La sanità sarà la battaglia delle battaglie: “L’Umbria meridionale è stata bistrattata ed è solo grazie al M5S se la convenzione Università-Regione è stata bloccata. Il direttore generale dell’ospedale è stato mandato via dopo che un nostro atto è stato votato da tutto il consiglio comunale. Anche dall’opposizione riusciamo a ottenere risultati, figuratevi alla guida della città. La costruzione del nuovo ospedale che ormai cade a pezzi è una priorità, il Santa Maria è stato lasciato solo anche perchè la Usl Umbria 2 non lo ha supportato. Non c’è personale per sostituire chi va in pensione ed un primario di cardiochirurgia in struttura che è stata così declassata dalla Regione sceglie logicamente di andarsene, lo stesso succede per la maxillo facciale. Se Perugia non ci sente, sono pronto ad andare a Roma e portare qui un’altra università. Come diceva un vecchio sindaco ‘con Perugia se possibile, con Roma se necessario’”.

“Sicurezza e disagio giovanile rappresentano l’ennesimo fallimento di questa amministrazione, politiche sbagliate che hanno portato la città nel degrado con lo smantellamento di luoghi di aggregazione per giovani e anziani. Intendo lavorare su questo, favorire l’aggregazione, dare stimolo culturale ai giovani e agli anziani. Non possiamo permetterci di andare avanti così altri cinque anni. Noi siamo la scelta di chi non si accontenta, anche se non siamo miliardari siamo ricchi di idee”.