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Comune San Gemini: “NO alla solidarietà per il popolo Iraniano e le sue donne”

Posted By Redazione Galileo On 11 febbraio 2023 @ 16:47 In Politica

Riceviamo e pubblichiamo una nota da parte di alcuni consiglieri comunali di San Gemini.

 

Continua il vergognoso sequel del Sindaco di San Gemini e di parte della maggioranza, quella rimasta fedele al Sindaco…… dopo la bocciatura delle mozioni con le quali si chiedeva l’intitolazione a Piersanti Mattarella, fratello del nostro Presidente della Repubblica, ed a Gino Strada di luoghi cari del nostro paese. Stavolta la mozione era firmata anche dal Presidente del Consiglio Comunale e dal Capogruppo di maggioranza “Cambiamo San Gemini”, forse proprio da questo innervositi, Sindaco e restante parte della maggioranza, hanno dato la peggiore prova di loro stessi.

Nel leggere a voce alta il testo della mozione per la “solidarietà alle donne ed al popolo Iraniano”, non si può fare a meno di provare un brivido lungo la schiena pensando da genitore o da nonno, che la polizia di uno stato reazionario potesse all’improvviso, dall’oggi al domani, sequestrare, torturare ed uccidere una figlia quindicenne, prelevandola con la violenza direttamente dal suo banco di scuola, calpestando ogni diritto e decenza umana.

Grande lo stupore ed enorme la delusione nel constatare che il Sindaco e parte della tua maggioranza, con occhi bassi e senza proferire parola, affossavano la mozione, respingendola con inqualificabile voto di astensione (i consigliere che si astengono dal voto si computano nel numero necessario a rendere legale l’adunanza ed il numero dei votanti).

A fronte di questa ennesima vergogna perpetrata dal Sindaco e da parte dei consiglieri di maggioranza, i consiglieri di minoranza hanno abbandonato il Consiglio Comunale lasciando la sala, ritenendo superfluo restare a discutere i restanti punti dell’ordine del giorno se pur rilevanti.

Si chiede al Sindaco se quanto accaduto sia stato determinato da interessi politici e di “bottega” o da esigenze di conservazione di un’immagine di compattezza della sua restante maggioranza, sarà uno scandalo che una mozione nata e condivisa in seno alla Conferenza dei Capigruppo sia stata firmata non solo dai consiglieri di minoranza, ma addirittura dal Presidente del Consiglio Ambra Giacomelli e dal Capogruppo Vanio Ortenzi? Oppure, caso ben peggiore, il Sindaco ed alcuni consiglieri ritengono opportuno non condannare gli atti di regimi reazionari e violenti nei confronti di donne, giovani addirittura adolescenti? Del resto, nello specifico dell’Iran, il regime utilizza gli stessi metodi di regimi da noi ben conosciuti e che suscitano ancora ai nostri giorni, portroppo, sentimenti nostalgici.

Il doveroso ringraziamento va comunque a tutti i consiglieri sostenitori della mozione ed in particolare ai consiglieri di maggioranza per la sensibilità, la forza, la determinazione e la coerenza mostrata nei confronti di questi valori umani e sociali.

Per la nostra comunità vogliamo una gestione democratica e partecipata al di sopra di eventuali interessi personali e di partito.

Oggetto: MOZIONE “Solidarietà alle donne e al popolo Iraniano”

il Consiglio Comunale di San Gemini anche al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica:

esprime sostegno e solidarietà a tutte le donne iraniane; condanna la sanguinosa repressione, e gli ultimi provvedimenti di impiccagione, attuati dalle autorità iraniane contro le manifestazioni delle donne che stanno lottando per la libertà e la pari dignità;

rivolge un appello alle autorità europee e internazionali affinché le democrazie occidentali assumano una posizione chiara e di netta condanna verso la negazione dei diritti umani e la repressione delle libertà che colpiscono soprattutto le

donne.

La mozione nasce dai recenti eventi accaduti in Iran, dove è dilagata la protesta in seguito alla morte di Mahsa Amini, giovane donna di 22 anni, deceduta il 17 settembre scorso dopo il suo arresto da parte della “polizia morale” perché indossava il velo (hijab) in maniera non appropriata.

Le autorità hanno reagito con il pugno di ferro e finora, durante la repressione delle proteste da parte delle forze di sicurezza iraniane, sono morte decine di civili, tra cui la ventenne Hadis Najafi, un’altra ragazza simbolo della protesta, uccisa durante una manifestazione a Teheran.

In Iran, dall’inizio delle proteste, i più popolari canali social sono stati bloccati e le connessioni ad internet sono state rallentate per non permettere ai manifestanti di inviare video e foto delle repressioni, inasprendo una censura già esasperante.

Le donne iraniane non si sono arrese ed hanno riempito le strade e le piazze trascinando giovani e uomini al loro fianco, soprattutto studenti, trasformando la protesta per le violenze subite in una denuncia del regime contro la repressione delle libertà individuali.

In ragione di tutto ciò il riconoscimento dei diritti delle donne, e di ogni essere umano, è sempre un problema globale e non si può tollerare un’ideologia basata sul controllo dei corpi delle donne e della loro funzione nella società.

Per quanto sopra esposto, il Consiglio Comunale,

CONDANNA la sanguinosa repressione e la censura attuati dalle autorità iraniane contro le manifestazioni delle donne che stanno lottando per la libertà e la pari dignità;

IMPEGNA il Sindaco e l’Amministrazione ad esprimere sostegno e solidarietà a tutte le donne iraniane e a condannare la sanguinosa repressione in corso in Iran, attraverso i canali – anche social – di comunicazione del Comune e a testimoniare presso il Governo la necessità di una forte risposta, coordinata e promossa dall’Unione Europea e degli organismi internazionali di cui l’Italia fa parte, chiedendo a istituzioni nazionali, Stati membri e UE di impegnarsi in ogni iniziativa di contrasto alla repressione in atto;

INVITA le autorità Italiane ed in particolare il Ministro degli Affari Esteri ad esercitare tutte le pressioni diplomatiche possibili per la fine della repressione violenta in Iran, operando sul tavolo della diplomazia Europea e degli organismi internazionali ed anche nell’ambito delle relazioni bilaterali dell’Italia con l’Iran;

DISPONE di trasmettere la presente mozione al Ministro degli Affari Esteri, al Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera e del Senato, al Presidente della Commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera e del Senato, all’Ambasciata e Consolato Iraniano.

Firmato:

Giammugnai, Giacomelli, Ortenzi, Nori, Proietti, Gregori


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