Riccardo Corridore, coordinatore politico di Alternativa Popolare – Bandecchi Sindaco, afferma: “La giunta Latini è in crisi, la Lega è spaccata, la città è in sofferenza. Terni merita di più”.

In cauda venenum, dicevano i latini… e così, dopo settimane di mormorii e veline sotto banco, ecco il colpo di teatro che tutti a Terni sapevano: l’amministrazione Latini è paralizzata per le liti interne alla Lega, che non ha votato gli atti portati dalla giunta e dagli assessori (leghisti!) Salvati e Cini, con gli inevitabili strascichi politici e personali.

Tutto questo – sostiene l’Avv. Corridore -n una propria nota – accade mentre la città è in piena crisi sociale e occupazionale e necessita di enormi sforzi per un suo rilancio. Un pessimo segnale che altro non è che la dimostrazione di ciò che noi sosteniamo da tempo: a Terni si fa poca politica e troppa mala amministrazione.

È incredibile come, a pochi mesi dalle elezioni, il centrodestra stia evaporando, per mere lotte interne di potere, lasciando in secondo piano le vere emergenze cittadine.

Terni – prosegue il coordinatore di Alternativa Popolare – si merita di meglio e per questo invitiamo le donne egli uomini di questa splendida città a dire basta a questi politicanti, basta a questo modo sciatto di fare politica. Riappropriamoci della nostra città, impegniamoci anche in prima persona e sosteniamo con forza la candidatura di Stefano Bandecchi, uomo abituato a FARE, perché termini una volta per tutte il tempo delle chiacchiere e delle lotte politiche e arrivi, finalmente, il tempo della buona amministrazione, dell’attenzione ai cittadini, del rilancio della città.

Il progetto di Bandecchi vede al centro della sua azione civica e politica le donne e gli uomini di Terni e la NOSTRA città, a partire dai più bisognosi, dai giovani e dagli anziani, con una grande attenzione anche al tessuto imprenditoriale che garantisce lavoro e dignità.

Perché Terni e i ternani – conclude Riccardo Corridore – meritano di più, meritano di recuperare speranza e orgoglio, meritano di vivere in una città bella e sicura, che garantisca loro i servizi, che sappia guardare al futuro e che sia amministrata bene.