La Regione Umbria assuma un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali del Superbonus 110%. Il portavoce del MoVimento 5 Stelle in consiglio regionale Thomas De Luca annuncia la presentazione di una mozione in assemblea legislativa sul modello della proposta di legge avanzata dai consiglieri pentastellati in Sardegna. L’obiettivo è fare in modo che anche l’Umbria riconosca il rilevante contributo derivante dalla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio. La proposta di legge per regionalizzare il Superbonus 110% presentata in Sardegna avvicinerebbe il raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico previsti dal Piano Nazionale Energia Clima 2030 e consentirebbe di superare le difficoltà collegate alla cessione del credito dovute agli effetti prodotti dalle misure introdotte dal governo Meloni. La misura elaborata dai consiglieri Alessandro Solinas, Michele Ciusa, Desirè Manca e Roberto Li Gioi in collaborazione con i vertici nazionali del M5S prevede in particolare un ruolo da protagonista della Regione nell’acquisto dei crediti d’imposta legati al Superbonus, la costruzione di una piattaforma informatica per monitorare i crediti fiscali e mettere in contatto domanda e offerta dei crediti stessi, l’istituzione di un Fondo di garanzia per favorire credito bancario alle aziende che hanno crediti fiscali bloccati nei cassetti. In questo modo la Regione assumerebbe un ruolo fondamentale nel favorire il protrarsi degli innegabili effetti positivi che il Superbonus ha generato e potrà ancora generare. Soluzioni che dovrebbero ovviare le diverse difficoltà legate oggi alla misura e con cui devono fare i conti migliaia di proprietari di immobili. Una delle proposte, inoltre, è quella di utilizzare risorse derivanti da fondi europei per costruire, strutturandoli al meglio, incentivi regionali diretti alla ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici.

In particolare, la Regione:

a) monitora, anche attraverso l’istituzione di un’apposita piattaforma elettronica, l’andamento degli interventi e dei crediti fiscali consentendo la pubblicazione e consultazione, tra gli operatori, delle domande e offerte di acquisto dei detti crediti;

b) favorisce, anche per il tramite di propri enti strumentali che operano nel settore finanziario, il trasferimento dei crediti fiscali al fine di conseguire il loro massimo realizzo;

c) assicura, con riferimento alle entrate di carattere regionale di diretta competenza e gestione, la possibilità di compensare i crediti fiscali in carico al sistema bancario con i debiti oggetto di deleghe di versamento raccolte dagli istituti di credito;

d) sostiene l’acquisto dei crediti, direttamente o attraverso i suoi enti e società strumentali, ivi incluso l’intero comparto sanitario, per un loro utilizzo diretto in compensazione nei limiti della capienza fiscale e contributiva propria o di ciascuno di essi;

e) introduce ulteriori forme di garanzie in favore di banche e istituti di credito per sostenere l’erogazione di finanziamenti verso le imprese che versino in situazione di difficoltà finanziaria;

f) individua nuovi strumenti di finanza alternativa a quella bancaria, da attuarsi mediante il ricorso a prodotti finanziari innovativi, tra cui i meccanismi di finanziamento quali il crowfounding e il direct lending e le forme di finanziamento di private equity e venture capital e altre soluzioni fintech, destinati ad assicurare il sostegno alle imprese e alle filiere produttive nei processi di rigenerazione urbana e riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico e privato, favorendo l’accesso alle agevolazioni nazionali del cosiddetto “Superbonus”.