Negli ultimi giorni i media locali hanno dato ampio risalto a alcuni episodi che hanno avuto come protagonisti adolescenti, alimentando il dibattito sulla situazione dei giovani nella nostra città, che rischia di essere distorto da un atteggiamento propagandistico in vista del prossimo appuntamento elettorale.

Si tratta di episodi che dovrebbero consigliare invece una analisi più approfondita volta a prevenire forme di disagio e marginalità che rischiano sempre più frequentemente di interessare le fasce più giovani della popolazione.
Accanto a una indispensabile azione di prevenzione e controllo di comportamenti violenti o socialmente pericolosi, attività che coinvolge principalmente le forze di polizia, risulta indispensabile il coinvolgimento delle FAMIGLIE. Queste sono chiamate a interrogarsi sulla maniera in cui i propri figli trascorrono il tempo libero, su cosa fanno quando si incontrano nel centro cittadino o nel proprio quartiere. Senza ovviamente stigmatizzare ogni comportamento esuberante proprio di quell’età della vita, vanno certamente tenuti in attenzione atteggiamenti eccessivi e potenzialmente rischiosi. Sempre più comuni sono inquietanti fenomeni di consumo eccessivo di alcolici, un uso di sostanze stupefacenti in preoccupante aumento e che interessa età sempre più precoci.

Per questo non si può trascurare il ruolo che deve assumersi anche la pubblica amministrazione nel promuovere opportune politiche giovanili, che valorizzino i talenti dei ragazzi e ne accompagnino la crescita culturale e sociale.
È per questo che occorre valutare lo stato degli investimenti comunali in questo tipo di politiche negli anni.
Nel bilancio del Comune di Terni, nell’ultimo consuntivo approvato del 2021, alle politiche giovanili vengono destinati 79.985 Euro, su una spesa complessiva di 190.468.115 Euro appena 0,74 Euro pro capite (cioè suddivisa per il numero di abitanti)
Questa cifra risulta comunque superiore a quelle investite nel 2019 e nel 2020, quando la spesa pro capite era di 0,60 Euro.

Nel 2018 la cifra era molto inferiore addirittura pari a 0,03 Euro pro capite.
Per non parlare delle giunte precedenti di sinistra, che oggi provano a cavalcare la notizia, che pur non condizionate da ristrettezze di bilancio destinavano alle spese per le politiche giovanili appena 0,20 Euro pro capite, quasi un quarto di quanto ne destina l’attuale giunta di centrodestra.

Anche se le risorse investite, in questi anni, sono comunque aumentate bisogna essere consapevoli che siamo ancora ben lontani delle cifre messe a bilancio da altri comuni, anche tra quelli vicini o assimilabili per numero di abitanti. Il capoluogo regionale, può investire nelle politiche giovanili, 3,63 Euro pro capite, fino al caso eccezionale di Ancona che impegna 9,13 Euro pro capite.

Nel nostro caso, in questi anni, hanno pesato in maniera importante le difficoltà di bilancio, gravate dalle conseguenze del dissesto finanziario. Sacrificando questo tema così come altri.
Nessuno aiuto straordinario è poi giunto dal governo centrale per quei comuni come il nostro, alle prese con pesanti problemi di bilancio.
È evidente che le esigue risorse in bilancio destinate sono assai insufficienti per dare il proprio contribuito minimo nell’affrontare queste problematiche, mentre la comunità invecchia rapidamente ed è interessata da fenomeni di declino demografico sempre più accentuati.

Oggi risanati i conti, spetterà alla futura amministrazione fare maggiori investimenti anche in politiche giovanili, evitando che la voce sia lasciata tra le “cenerentole” nelle scelte che finalmente non saranno più obbligate.

Michele Rossi, consigliere comunale Terni Civica

Redazione Galileo ^[1]