“Quali azioni intende assumere nell’immediato il ministro della Difesa, per salvaguardare la vita e il ciclo produttivo del Polo di mantenimento delle armi leggere di Terni?”. E’ quanto chiede al ministro Guido Crosetto il senatore umbro del Pd Walter Verini in una interrogazione.

“Il Polo ternano – ricorda Verini – nel corso degli anni, a causa del blocco delle assunzioni, ha visto ridursi notevolmente la dotazione organica in tutti i livelli e i profili professionali. Auspichiamo pertanto che venga ripristinata una dotazione organica adeguata al proseguimento dell’attività”.

“Attualmente – prosegue il senatore Dem – sono operative 163 unità a fronte di un potenziale organico di 384 unità. Una situazione che si andrà ad aggravare ulteriormente con i pensionamenti previsti nel 2023 e nel 2024, fino a ridurre la pianta organica a poche decine di unità di personale dato che superata la soglia dei 57 anni diversi operatori non potranno comunque più gestire determinati compiti”.

Per Verini “il potenziamento della struttura si rende tanto più importante perché non esiste nessuna altra azienda del Paese in grado di svolgere analoghe funzioni e una eventuale ipotesi di esternalizzazione delle attività di mantenimento, riparazione e allestimento, da far svolgere alle singole società costruttrici del sistema d’arma o al corpo militare, comporterebbe un aumento di costi per le forze armate e significativi problemi di logistica”.

“Per altro – aggiunge – nella passata legislatura da parte del ministero della Difesa erano state avviate le procedure di bando per l’assunzione di 13 figure tecniche civili con possibilità di scorrimento delle graduatorie ma, ad oggi, non si ha ancora l’atto di nomina della commissione né traccia della convocazione delle prove. Altresì erano state annunciate altre procedure concorsuali per complessive 164 assunzioni che al momento sono state congelate”.

“Auspichiamo pertanto – conclude il senatore – che il ministro si attivi quanto prima per ripristinare una dotazione organica essenziale per la piena prosecuzione dell’attività del Polo, al fine di ottimizzare la spesa pubblica e assicurare la corretta manutenzione e assistenza delle armi che sono in dotazione ai nostri militari oltre che promuovere un’opportunità di lavoro qualificata per le giovani generazioni di Terni e del resto del Paese”.