Una delle pagine peggiori delle amministrazioni di centrodestra in Umbria è quella di aver completamente abbandonato le politiche di sostegno al lavoro per le fasce più deboli. Mentre invece è aumentato in modo esponenziale il ricorso ad altre forme di prestazione del lavoro. Non entro nel merito di come la pubblica amministrazione assuma personale tramite agenzie interinali o cooperative eludendo graduatorie con modalità che possono sollevare più di qualche sospetto sulla trasparenza.

Quello che però è evidente è che sono sempre di meno le occasioni di essere collocati per i beneficiari della legge 68. Altrettanta attenzione meriterebbero le imprese private che non adempiono a tali obblighi, imprese che andrebbero penalizzate fortemente nell’accesso ai fondi pubblici e strutturali. Una partita che dovrebbe essere affrontata nel rispetto della dignità delle persone che nel migliore dei casi riescono a vivere di pensione e Reddito di Cittadinanza.

Strumenti tanto indigesti alle destre che vogliono spazzare via il RdC nonostante abbia permesso a un milione di persone in condizione di povertà di poter sopravvivere dignitosamente. Questo mentre i dati Istat dicono che il prossimo anno ci saranno altre 800 mila persone in condizione di difficoltà. In Italia, in Umbria e anche a Terni la destra sembra lavorare per creare una società di disoccupati privi di strumenti di sostegno.

Luca Simonetti consigliere comunale MoVimento 5 Stelle Terni