Il Consiglio comunale di Terni nella seduta di ieri pomeriggio, con 20 voti favorevoli e 10 contrari, ha deliberato la precisazione della destinazione d’uso della palazzina di proprietà dell’Ater, dell’area nota come Ex milizia in via Campomicciolo.

Si tratta di un complesso edilizio di tre piani, per una superficie complessiva di 2.436,54 mq, edificato con l’intenzione di destinarlo ad attività di ricerca sulle cellule staminali. Il centro di ricerca non è mai entrato in funzione e l’Ater ha presentato un’istanza per poter rifunzionalizzare il complesso, nell’ambito del Pnrr, per utilizzare gli immobili come residenze temporanee dedicate a categorie sociali disagiate con l’esigenza di assistere familiari ricoverati in ospedale.

La normativa urbanistica prevede che la specificazione della destinazione d’uso da zona per attrezzature di interesse comune, nella quale è attualmente inquadrato il complesso all’interno del Prg, a esercizi pubblici e commerciali per consentire l’attività ricettiva di tipo extra alberghiero sia subordinata alla deliberazione del consiglio che deve indicare anche la modalità attuativa degli interventi necessari, individuata in questo caso nell’intervento edilizio diretto.

L’Ater ha corredato la sua istanza da una serie di elaborati che mostrano la riduzione della superficie utile fino a 1765 mq per residenza temporanea, con la realizzazione di 25 camere al piano terra e al primo piano, mentre al piano seminterrato saranno realizzati 25 parcheggi che si aggiungono agli attuali 11 posti auto esterni che verranno mantenuti. Lo spazio destinato a verde attrezzato sarà di 585 mq.

L’atto è stato illustrato in aula dall’assessore all’Urbanistica Federico Cini che ha messo in evidenza come il progetto Ater consente di riutilizzare una strttura ferma da 15 anni, evidentandone il degrado e assegnadole una destinazione funzionale all’attrattività della sanità ternana.

Critiche le opposizioni in particolare il Movimento Cinque Stelle che ha evidenziato come sia “uno sperpero di denaro pubblico destinare a dormitorio una struttura che è già attrezzata per una funzione sanitaria, con impiantistica specifica che ora non verrà più utilizzata. Siamo passati dal centro di ricerca a un ostello. Noi continuiamo a sostenere che una destinazione intermedia potesse essere quella di degenze ospedaliere a supporto del Santa Maria, come nelle emergenze pandemiche, rammentiamo che per quella del Covid abbiamo visto il montaggio di tende a ridosso a ridosso dell’ospedale”.

Al termine della votazione il consigliere Valerio Mecarelli, a nome dell’intero gruppo di Forza Italia, ha annunciato un atto di indirizzo affinche la struttura ricettiva che sorgerà nella ex Milizia sia a disposizione non solo dei famigliari dei pazienti provenienti da fuori regione, ma anche di quei pazienti che, pur non essendo ricoverati al Santa Maria, hanno la necessità di permanere a Terni, per ricevere cure. “E’ un modo per rendere più attrattiva la nostra struttura ospedaliera e per dare un servizio a chi ha bisogno dell’ospedale di Terni”, ha concluso Mecarelli.