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Progetto stadio-clinica; è scontro politico Melasecche-Paparelli

Posted By Redazione Galileo On 11 novembre 2022 @ 18:35 In Politica

MELASECCHE: “GIÙ LA MASCHERA, IL PD CONTRO TERNI E CONTRO IL PROGETTO STADIO/CLINICA”

Il PD supera se stesso. Il comunicato di ieri pomeriggio dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, su quali e quante menzogne il PD aveva fin qui impostato il proprio falso equilibrismo in merito alla tutela della salute, all’amore per la sanità pubblica, alla volontà sbandierata di solidarietà endoregionale. Cade oggi la maschera e riemerge prepotente la furbizia delle doppie verità del vecchio PCI. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Cosa fanno gli attuali seguaci, molto confusi, nelle idee e nella pratica quotidiana, di quella che fu la gioiosa macchina da guerra di qualche decennio fa? Il PD regionale e ternano, portavoce quel Paparelli che prende in giro i lavoratori ed i proletari, con i suoi selfie da nababbo russo sullo yacht con lo sfondo dei grattacieli di Miami, nell’impossibile tentativo di coniugare ideologia e propri interessi concretisti, prima firma le due mozioni allegate, votate all’unanimità dei presenti, che ho proposto insieme ai consiglieri di maggioranza a tutela di un giusto equilibrio della sanità regionale, pubblica innanzitutto ma senza demonizzare la privata, anche per l’Umbria del Sud, poi però salta dalla gioia quando la conferenza di servizi tecnica stoppa il progetto stadio/clinica di Terni. La verità scomoda emerge plasticamente dalla iniquità con cui la sinistra ha fin qui creato e finanziato abbondantemente cinque cliniche private, tutte e solo nella provincia di Perugia. Solo nel 2021 un flusso ricchissimo di 34 milioni è stato erogato a loro favore, mentre nei salotti buoni radical chic, sempre meno frequentati, si continua ad esaltare la sanità cubana ma si utilizza quella privatissima delle cliniche private. Quando poi la giunta Tesei, con la delibera di mercoledì, recupera il principio sacrosanto di una equità regionale vergognosamente fin qui tradita, il PCI/PD esce improvvisamente di brocca e spara a zero, udite, udite, contro le stesse due mozioni che aveva votato all’unanimità. La verità vera è che il PD del duo Bori/Paparelli, al solito, predica bene e razzola male. In perfetta continuità con la Sanità che premiava le tessere per fare carriera e non il merito, quella che aveva trasformato gli ospedali in altrettante sezioni di partito, quella che ha fatto crescere cinque cliniche private nell’Umbria pingue del centro nord ma nessuna in quella operaia del Sud, oggi getta la maschera e dimostra il proprio fariseismo nervoso quanto intollerabile. Il PD non vuole che la Sanità umbra nelle sue strutture ternane torni ad attrarre e recuperi mobilità attiva perchè è chiaro come il sole che fino a quando ricoveriamo i pazienti nei corridoi, gonfiamo le liste di attesa rimandando di anni una colonscopia, bloccando addirittura la possibilità di prenotarsi o spedendo anziani a cento km da casa propria per fare una radiografia, fino a quando lasciamo reparti fino a ieri di prestigio senza un primario per anni ed anni, non solo non attrarremo più da fuori regione pazienti che chiedono efficienza e professionalità ma saremo destinati ad una triste marginalità.

Ben venga quindi un giusto riequilibrio, ben venga la costruzione di strutture pubbliche modernissime anche al Sud, perchè grida vendetta l’attuale sperequazione fra il tutto al centro nord e il nulla, quanto a strutture ospedaliere moderne, da Todi in giù, ben venga almeno una clinica privata complementare, soprattutto se non è finalizzata a rimpinguare il conto economico dei propri azionisti ma a sostenere uno stadio modernissimo, opera pubblica comunale, rivestito in acciaio inox prodotto dalle acciaierie di Terni, umbre fino a prova contraria anche quelle, non solo quando fa comodo per le statistiche. Ben venga uno sviluppo armonico di tutti i territori di questa Umbria dove dobbiamo recuperare quella solidarietà fino ad oggi solo di facciata, dove un’idea poderosa come l’utilizzo della legge sugli stadi, applicata per la prima volta qui da noi, crea valore e ricchezza coniugando intelligentemente rischio d’impresa ed interesse pubblico, in una strategia vincente già sperimentata a Terni dal sottoscritto con il project del PalaTerni. Basta con una supremazia un po’ rapace fra aree territoriali con vocazioni diverse ma che si debbono integrare a vicenda nel pieno rispetto reciproco ma con la vicendevole voglia di crescere insieme. L’Umbria è una regione piccola, ancora non facilmente raggiungibile ma con interessanti prospettive, con problemi che solo una politica lungimirante ed intelligente può mantenere su standard elevati. Vogliamo guardare avanti scommettendo sulla qualità, su obiettivi sfidanti, sulla collaborazione pubblico/privato oppure continuare sulla logica dei piccoli interessi corporativi ed il provincialismo delle piccole invidie di paese? Chi guarda indietro, contro la storia, ha già perso, chi governa con coraggio e visione fa la differenza.

Enrico Melasecche, Assessore Infrastrutture, Trasporti, Urbanistica, OOPP, Politiche per la casa, Protezione Civile

 

PAPARELLI (PD): “SI TENTA DI MASCHERARE I FALLIMENTI SU SANITÀ, SICUREZZA, DECORO URBANO E INVOLUZIONE CULTURALE CON DELIBERE ‘FUFFA’, COME QUELLA STADIO-CLINICA DI TERNI”

“La destra e Melasecche tentano di mascherare i propri fallimenti sulla sanità, sull’ospedale, sulle liste di attesa, sulla sicurezza, sul decoro urbano, sull’involuzione culturale, sulle politiche di sviluppo (che fine ha fatto, a proposito, l’area di crisi complessa come strumento di riqualificazione industriale del sistema locale del lavoro?), con delibere fuffa, come quella recentemente approvata e volta a coprire la bocciatura della Giunta di cui fa parte, del progetto stadio-clinica, su cui lo stesso Assessore regionale aveva promosso persino una raccolta di firme con contenuti ovvi e fomentando quindi i tifosi”: lo afferma il consigliere regionale Fabio Paparelli (Pd), in risposta ad alcune dichiarazioni dell’Assessore.

“Chi non vorrebbe infatti – prosegue – un ospedale ed uno stadio nuovo? Il tema è come. I ternani non sono così allocchi da pensare che la colpa di aver presentato progetti contra legem, poi bocciati dalla Giunta di cui fa parte, sia responsabilità di chi sta all’opposizione, anziché di chi governa. La DGR 1176 approvata il 9 novembre è l’ennesima fuffa con cui l’Assessore tuttofare, dopo aver lanciato strali contro la sua stessa Giunta, e quindi contro sé stesso, ma pur sempre rimanendo ben incollato alla poltrona, vuol far credere che così è stato attuato il famoso riequilibrio. Nulla di più falso, anzi, una vera e propria fake con cui tenta di gettare fumo negli occhi per coprire il suo fallimento”.

“Primo – spiega Paparelli – perché l’accreditamento di posti letto avviene su base regionale e quindi qualsiasi imprenditore voglia costruire una clinica, una volta ottenuto l’accreditamento, può partecipare per diritto ad una procedura comparativa (convenzionamento) appunto su base regionale; secondo perché il parametro 3,7 posti letto pubblici ospedalieri per 1000 abitanti è stabilito dalla legge e allora basta saper fare di conto per comprendere che una ricognizione dei posti letto non potrà che portare ad una razionalizzazione (che tradotto significa diminuzione) dei posti accreditati pubblici, a meno che non si pensi di togliere posti agli ospedali pubblici per aumentare quelli a disposizione della sanità privata convenzionata. In proposito basta leggere il nuovo Piano Sanitario preadottato dalla Giunta, anche con il voto di Melasecche, in cui si parla di razionalizzazione degli ospedali”.

“Con l’obiettivo – continua – di porre fine a questa telenovela e a queste bugie seriali, e considerato che per il centrosinistra prima viene la salute dei cittadini e poi tutto il resto, presenterò insieme ad altri colleghi un primo atto in Regione volto a finanziare attraverso i fondi pubblici relativi ai canoni idrici proprio la riqualificazione dello stadio di Terni. Un secondo atto sarà depositato per avviare un processo di riforma e riequilibrio istituzionale tra le province. Vedremo allora, nei fatti l’atteggiamento di chi oggi copre sé stesso insultando gli altri, ma soprattutto la verità. A Terni regna ormai la confusione più totale, c’è uno strano scambio di ruoli tra imprenditori, geometri, giuristi e politici, in un teatrino che ha vari registi. Chiariamo dunque una volta per tutte la questione di fondo: se la ricognizione fuffa promossa recentemente dalla Giunta regionale punta davvero a redistribuire territorialmente i posti già convenzionati allora non era affatto necessario approvare un atto del genere perché a valle del percorso rimarrà comunque per legge una gara regionale pubblica; se portasse invece ad una riduzione dei posti letto negli ospedali pubblici ed in quello di Terni, a scapito di quelli convenzionati, sarebbe davvero inquietante e la fattispecie ci troverebbe fermi oppositori. Melasecche, invece, da quale parte starà?”.

“Caro Melasecche – conclude Paparelli – invece di dare del ‘nababbo’, sulla stregua dei fan di Casapound, al figlio di un operaio, oggi professore di diritto grazie ai sacrifici dei genitori, renda pubblica la sua dichiarazione dei redditi così ne riparliamo, rintracciabile altrimenti anche sul sito istituzionale dell’Assemblea legislativa, sezione trasparenza. Lei che è un perugino doc e pensionato d’oro, cumula forse anche l’indennità di assessore con la pensione da ex consigliere regionale? In conclusione, un consiglio spassionato: quando il nervosismo straborda, prima di parlare, è sempre meglio guardarsi allo specchio”.


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