“Ieri sono intervenuta in Aula alla Camera dei Deputati per annunciare il deposito di un’interrogazione urgente volta a segnalare la grave sperequazione tra gli extraprofitti dei produttori da energia rinnovabile tassati al 100% e quelli dei produttori da fonti fossili tassati al 33%.
In questi giorni ho ricevuto numerose segnalazioni da parte di aziende agricole umbre che si sono viste recapitare delle fatture spropositate dal GSE come richiesta della restituzione della totalità dei loro extraprofitti.
A causa di un’assurda normativa, che come MoVimento 5 Stelle abbiamo più volte denunciato, tutti i produttori di energia green (senza distinzioni tra piccoli, medi e grandi) vendono la propria energia al GSE a 6 centesimi/kw. La stessa energia viene poi rivenduta dal GSE ai vari enti gestori che alla fine chiedono ai cittadini consumatori finali un prezzo decuplicato: una vera e propria speculazione di Stato. Per gli stessi produttori di energia green si tratta del danno oltre la beffa, che subiscono da consumatori, come tutti.
In questo modo non solo si mette in dubbio la convenienza delle rinnovabili, ma si continua a favorire l’anacronistico mercato delle fonti fossili. Ho chiesto un intervento urgente del Ministro per emendare immediatamente la normativa. Non possiamo correre il rischio di frenare gli investimenti essenziali per rispettare gli impegni presi nell’ambito del PNRR e gli obiettivi di neutralità climatica del Green deal europeo”. Così in una nota la deputata del MoVimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.