Esprimiamo soddisfazione per le importanti novità che riguardano la sanità ternana a partire dal finanziamento di 100 milioni di euro per la realizzazione del nuovo ospedale di Terni, gli 84 milioni di euro stanziati per l’ospedale comprensoriale di Narni Amelia e per la notizia della rivalutazione dei convenzionamenti in un’ottica di riequilibrio territoriale in Umbria”.

Così i consiglieri comunali della Lega Terni. “Un ringraziamento per il lavoro svolto, che denota grande attenzione al territorio ternano, alla sanità pubblica e alle esigenze dei pazienti – proseguono i consiglieri – va alla governatrice Donatella Tesei, all’assessore Luca Coletto e al sindaco Leonardo Latini, oltre che al responsabile regionale del dipartimento sanità della Lega Sergio Armillei per aver seguito passo dopo passo l’evolversi della vicenda. La realizzazione del nuovo ospedale di Terni, nell’ottica di una sinergia da sviluppare con l’ospedale comprensoriale Narni Amelia, si inquadra nella direzione intrapresa dalla Regione di interventi strutturali fondamentali per valorizzare la sanità del territorio e offrire ai cittadini ternani servizi sempre più efficaci, capillari e funzionali alle esigenze. Da troppi anni si parla del nuovo ospedale di Terni e del nuovo ospedale Narni Amelia, finalmente si passa dalle parole ai fatti, in virtù del lavoro sinergico sviluppato dall’Amministrazione comunale e dalla Regione Umbria. Lo stesso discorso vale per la rivalutazione dei convenzionamenti delle strutture della sanità privata in un’ottica di riequilibrio territoriale in Umbria che lascia la porta aperta a imprenditori decisi a investire sul territorio nell’ambito della progettualità pubblico-privata. La visione esclusivamente ‘peruginocentrica’ del Partito Democratico ha avuto negli anni l’effetto di marginalizzare Terni sia sul tema della sanità che su molti altri versanti. Finalmente oggi Terni riacquista la sua centralità grazie al lavoro della Lega Umbria e ad una visione lungimirante delle amministrazioni locali. In soli tre anni stiamo riuscendo dove il Partito Democratico ha fallito per oltre 50 anni”.