La Giunta regionale ha preadottato la Convenzione sulla sanità con l’Università degli Studi di Perugia. Un “primo importante atto” che apre la partita per il futuro del settore, è stata definita in una conferenza stampa, “per renderla migliore e di qualità”.

La convenzione è stata illustrata nel Salone d’Onore di Palazzo Donini dalla presidente della Regione, Donatella Tesei, dal rettore, Maurizio Oliviero, dall’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, e dal direttore del Dipartimento di medicina e chirurgia Vincenzo Talesa. Consentirà, regolando i rapporti in campo sanitario – è stato detto – “di togliere duplicazioni inutili, con competenze che non si sovrappongono, tagliare reparti doppione, valorizzare le aziende ospedaliere di Perugia e Terni ed integrarle con il territorio, puntare sull’alta specialità e sulla ricerca, su una medicina sempre più territoriale, di ampliare la rete formativa e tornare attrattivi per le professionalità”.

“Dopo due anni di lavoro e nonostante il Covid – ha affermato Tesei – siamo arrivati ad un traguardo e un risultato importante nell’interesse della sanità regionale. Avviamo un rapporto di stretta collaborazione e andiamo a mettere ordine alle due aziende ospedaliere universitarie di Perugia e Terni per efficientare e togliere dei doppioni che non hanno ragione d’essere e per alzare la qualità delle prestazioni”.

Un “traguardo” che vedrà impegnati Regione e Università insieme anche nel futuro, come ha evidenziato ancora la presidente umbra, “per aprire altri percorsi come il Piano sanitario e per costruire una sanità regionale utile, necessaria e anche attrattiva per altre regioni”.

Anche per il rettore Oliviero la firma della Convenzione segna “un passo importante per la sanità regionale che ha deciso di investire su una azienda integrata”.

“Si apre una nuova stagione – ha proseguito – che punterà a rafforzare le competenze in ambito sanitario”. Oliviero ha parlato del 2006 come ultima volta in cui “si è cercato di fare qualcosa”.

“E’ stato sempre molto difficile creare sinergie – ha sottolineato ancora il rettore – perché la sanità è un tema complesso. Un approccio cauto e la buona volontà hanno prodotto il risultato di un protocollo con il quale non si vivono i rispettivi ruoli in modo contrapposto ma si pensa solo ai benefici per territorio e sanità”. L’assessore Coletto, ribadendo che “non ci si è mai fermati in questi due anni per affinare con l’Università questo accordo”, ha parlato di una Convenzione “che serve a guardare verso il futuro per una sanità ambiziosa”.

Ora si attendono i protocolli attuativi per “dare gambe” all’accordo. Come ha spiegato l’assessore sono previsti 180 giorni per arrivare a quegli atti che riguarderanno, tra le altre cose, l’individuazione dei Dipartimenti e delle Strutture complesse a direzione universitaria o ospedaliera. Ed in merito alla questione delle Direzioni, Tesei ha spiegato che “non ci sarà nessun bilanciamento ‘uno a me, uno a te’, perché vogliamo fare meglio in campo sanitario ma anche dare il meglio”.

“Riprendiamo così un cammino di qualità che non si era fermato ma aveva segnato il passo, ed entriamo non come convenzionati ma come compartecipi” ha detto infine il direttore del Dipartimento di medicina e chirurgia Talesa.